Caro Dott. Cioni ...

Come dar torto al disappunto di un ciclista sulle sciagurate dichiarazioni dell'asessore Cioni in una trasmissione televisiva?

Sul titolo di "dottore" ci pare che lo scrivente si sbagli. A noi viene in mente l'antico posteggiatore abusivo che si rivolgeva ad ogni automobilista con avanti dotto'! O forse l'assessore ha recentemente ricevuto qualche laurea "honoris causa"?

Ma ecco la lettera inviata da Stefano Sommovigo.

Egregio Dott. Cioni,
ho avuto il piacere/dispiacere di seguire la trasmissione LA RIFFA a cui ha partecipato nei giorni scorsi e vorrei esprimerle il mio disappunto riguardo alcune considerazione che sono state fatte riguardo la situazione di Firenze rispetto a come state trattando il "NON problema delle biciclette".

Come al solito cercate di scaricare la colpa sull'unica vera soluzione al problema traffico di Firenze addirittura accusando le biciclette di essere di intralcio ai disabili.

Mi pare veramente follia. Ma Lei crede veramente in quello che dice? Non è che magari il problema sono le auto, i motorini, i mezzi pesanti, no! Sono le "biciclette" ... ma chi vuole prendere in giro?

Perchè non si fa un giro in Germania, Austria o Belgio e si rende conto delle sue affermazioni?

Sono ormai 8 anni che giro in questi paesi come cicloturista sfruttando i servizi messi a disposizione in questi "paradisi" e mi viene a dire che a Firenze ci sono "13.000 posti nelle rastrelliere" e "63 chilometri di pista ciclabili più 15 chilometri in fase di realizzazione".

Mi faccia il piacere di nascondersi da qualche parte per la vergogna ed uscire fuori solo quando i km di piste ciclabili saranno 600 e i posti per parcheggiare le bici almeno 1000, ma di quelli veramente utilizzabili, non le ridicole rastrelliere totalmente inadeguate ed utili solo a danneggiare le nostre povere bici.

E' l'ora di finirla con il politichese e mettersi veramente al servizio del cittadino ...

Un saluto

Stefano Sommovigo