di Massimo Boscherini

Avviso rimozione velocipedeUna mattina come tante, scendiamo in strada a prendere la bici per andare a lavoro. Non essendoci rastrelliere in zona la sera prima avevamo assicurato il mezzo a un palo, facendo attenzione che la bicicletta non ingombrasse eccessivamente il marciapiede. Ma in strada ci attende una brutta sospresa: la bici non c'è più, unica testimonianza della sua presenza il lucchetto tagliato e abbandonato per terra. Ecco, l'hanno rubata! pensiamo subito. Ma immediatamente notiamo come la nostra non sia l'unica bicicletta mancante. Altri pali sono liberi, e altri lucchetti violati giacciono sull'asfalto. Ritenendo improbabile un raid notturno dei soliti ignoti, dalla memoria riemerge quel bigliettino bianco che trovammo attaccato al portapacchi più di un mese fa, che ci intimava a spostare il nostro velocipede in quanto in sosta irregolare.

Adesso è chiaro, sono stati i vigili. E ora?

Ai visitatori di questo sito vorremmo risparmiare la lettura del resto dell'articolo: il nostro sincero e disinteressato suggerimento è di passare dal negozio di fiducia e comprare un'altra bicicletta (e un lucchetto nuovo). Così risparmierete tempo, fatica e denaro. Se però la bici rimossa aveva per voi un particolare valore affettivo o economico, oppure perché, porca miseria, non "gliela vogliamo lasciare a quelli là", ecco cosa dovete fare...

Di recente la Depositeria Comunale è stata trasferita dal cosiddetto Lotto Zero ad una nuova sede in via Salvador Allende (dietro la Mercafir). Qui vengono portati tutti i mezzi rimossi dalla Polizia Municipale. Tuttavia per le bici questa è solo una tappa intermedia. Dopo le formalità burocratiche, esse vengono portate in un altro spazio in via Domenico Michelacci (dietro il deposito ATAF di via Pratese). Cosa deve fare dunque il cittadino? Dopo essersi assicurato telefonicamente (allo 055 4224142) dell'avvenuta rimozione, ci si deve recare alla depositeria in via Domenico Michelacci. Presso quel parcheggio, che è aperto solo dalle 8:30 alle 13:00, un operatore è incaricato del riconoscimento delle bici rimosse (bisogna descrivergli la bici, e dirgli dov'era parcheggiata all'atto della rimozione), dopodiché bisogna recarsi in via Salvador Allende, espletare la burocrazia (e pagare la multa), e poi tornare all'Osmannoro a ritirare la bici. Comodo, no?

E la spesa? Dipende... La sanzione amministrativa va da circa € 38 per le bici mal parcheggiate nelle rastrelliere, a circa € 70 per quelle sui marciapiedi (!). In più ci sono i costi per la rimozione (€ 18 per il diritto di chiamata, € 24 per le operazioni connesse al carico e allo scarico del veicolo, € 3,60 / km per l'indennità chilometrica per il tragitto compiuto per raggiungere il luogo di rimozione). Insomma una cifra notevole, soprattutto se confrontata col valore commerciale del mezzo da recuperare. Come scritto in precedenza, si fa prima a comprare un'altra bici...

Aggiornamento - venerdì 4 luglio 2008

È notizia di qualche giorno fa che il Comune ha ridotto i costi per la rimozione, portandoli ad un valore fisso di € 10. Una buona notizia, i cui effetti benefici potrebbero tuutavia essere nulli qualora venissero approvate le nuove, assurde sanzioni previste dal nuovo regolamento della Polizia Municipale.


Siti di riferimento:

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  • Sede legale: c/o Circolo ARCI Lavoratori Porta al Prato, via delle Porte Nuove 33; 50144 Firenze FI

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  • Codice fiscale: 94122650487

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