Grazie alla segnalazione di Italia Nostra, scopriamo un paio di affermazioni spicce fatte in TV dal presidente di ATAF Filippo Bonaccorsi sull’utilizzo della bicicletta e sul servizio ferroviario metropolitano per la soluzione dei problemi della mobilità a Firenze.
La trasmissione è quella andata in onda giovedì 1 aprile su Tele 37: Il viaggio della tramvia, alla quale hanno partecipato Dario Nardella, vicesindaco di Firenze, Mariarita Signorini di “Italia Nostra” e Massimo Ancillotti, comandante della Polizia Municipale.
Rispondendo ad alcune osservazioni sulla necessità di integrare le modalità bici e tramvia, Bonaccorsi ha ritenuto di chiudere il discorso affermando sbrigativamente che pensare di far salire le biciclette sul tram con i livelli di affollamento attuali è impensabile (per parte nostra ci siamo permessi di chiedere intanto una verifica del dato di 31.000 passeggeri al giorno).
In modo analogo, ha liquidato la proposta di utilizzare la rete ferroviaria per il trasporto locale dichiarando che l’idea del “metrotreno” avanzata da qualcuno è assolutamente incompatibile con l’attuale traffico ferroviario del nodo fiorentino.
E' evidente, come giustamente evidenzia Mariarita Signorni, che il trasporto della bici sul tram è solo un tassello dell'intermodalità; e nemmeno il più importante. L'intermodalità è fatta soprattutto di piste ciclabili che portano al tram con parcheggio bici alla fermata, ma anche da punti di Bike Sharing presso le fermate del tram. E qui lo sconcerto cresce, dal momento che ATAF (insieme a Firenze Parcheggi) era proprio uno degli "sponsor" principali del progetto di Bike Sharing proposto dalla giunta precedente. C'è qualcosa che non torna, se consideriamo che il Bike Sharing fa parte anche del programma (100 punti) del sindaco Renzi, anche se in un "format" probabilmente meno ambizioso di quello originariamente previsto. Chi ha ragione, Renzi o Bonaccorsi?
Intermodalità è anche, naturalmente, trasporto bici sul tram. A Bergamo lo fanno, e spiegano anche come:
Trasporto bici sul tram a Bergamo (PDF 144k)