Problema: disponendo di una strada larga, poco trafficata e con scarse
esigenze di parcheggio, dove fare la pista ciclabile? Se lo domandassimo ai
tecnici del comune di Firenze la risposta sarebbe "sul marciapiede"! Già perché
così è stato fatto in via Magellano, a Firenze Nova. La pista è quella che
dovrà collegare la stazione di Rifredi al parco delle Cascine, compresa nel
lotto di 18 km programmato per fine 2002. Siamo al 2003, ma non ci
formalizziamo certo per qualche mese di ritardo; semmai sottolineiamo come il
tratto in costruzione (da via Panciatichi a viale Guidoni), è pressoché inutile
fino a che non sarà terminato l'intero percorso. La pista adesso "muore"
all'incrocio fra via Maddalena e viale Guidoni proprio di fronte all'immenso
cantiere dell'area ex-Fiat (al cui interno, supponiamo, proseguirà la pista).
Ma
vediamo la realizzazione cominciando da via Panciatichi. Qui accanto è
raffigurata la fine della pista sul marciapiede prospiciente la sede della
direzione della Banca Toscana. Il cartello è quello di percorso misto fra
pedoni e ciclisti (cioè privo di qualsiasi suddivisione, fosse anche una riga
bianca per terra). Si tratta di un marciapiede piuttosto frequentato da persone
che entrano ed escono dalla sede della banca e dagli uffici nei dintorni.
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La pista prosegue poi in via Magellano, sul marciapiede di
sinistra, andando verso via Guidoni. La foto sopra è fatta voltandosi indietro,
in direzione di via Panciatichi. Siamo all'incrocio con via dei Caboto. Vediamo
chiaramente che la pista corre su un marciapiede nemmeno particolarmente largo.
Più avanti c'è anche una fermata dell'autobus (si intravede la palina dietro la
macchina celestina).
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Proseguendo lungo via Magellano arriviamo ad un punto quanto meno
curioso, rappresentato nella foto di sopra. La pista continua sul marciapiede,
stranamente ora riservato alle sole biciclette (il cartello parla chiaro). Si
notino però le strisce pedonali che finiscono sulla pista ciclabile, oltre
l'automobile rossa. Il pedone che attraversa sulle strisce si trova sulla pista
ciclabile che però non può percorrere. Dove dovrà andare? Mistero!
Dalla stessa fotografia si può apprezzare come via Magellano sia una strada
ampia, con poco traffico e poche esigenze di parcheggio. La fotografia è stata
scattata verso le 9:00 di un giorno feriale. Non ci sarebbe stata alcuna
difficoltà a realizzare la pista ciclabile in sede propria.
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Qui sopra ammiriamo lo stesso punto visto dalla direzione opposta.
Si può apprezzare come, senza un motivo comprensibile, sia il passo carrabile
di un condominio a fare "da spartiacque" tra il tratto di marciapiede riservato
alle biciclette e quello comune coi pedoni. Altra "chicca" è la fermata
dell'autobus con tanto di pensilina, che impegnerà i ciclisti in un ardito
slalom fra pali, pensilina, pedoni e viaggiatori in attesa del bus.
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Siamo adesso all'incrocio con via Carlo Del Prete. Nella
sistemazione complessiva della piazza (con rotatoria alla francese) è stato
allargato il marciapiede per far passare la pista ciclabile.
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Arriviamo quindi al tratto finale della pista, in via Umberto Maddalena, che è
una breve strada con giardino alberato al centro, che va da via Carlo Del Prete
fino al viale Guidoni. Qui la pista è stata fatta in sede propria, dalla parte
dei giardini al centro della strada. Sullo sfondo si scorge il cantiere
dell'area ex-Fiat, oltre il viale Guidoni. In data 15 maggio 2003 i tecnici del
Comune rispondono alle nostre osservazioni, argomentando che via Magellano sarà
una strada di elevato traffico non appena verrà aperto il costruendo sottopasso
ferroviario di via Panciatichi. Pubblichiamo la risposta
ricevuta dall'ufficio piani del traffico.
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