E' Natale
venerdì 22 dicembre 2006 | di Patrizio Suppa
Per i cristiani, il giorno di Natale si ricorda la nascita di Gesù.
Per gli altri, è un giorno di festa.
Gran parte degli aderenti alle due categorie precedenti si uniscono in
un irrefrenabile bisogno di incrementare il PIL nazionale acquistando
oggetti e scambiandoli con altri.
Non è raro che il risultato di questi scambi sia l’abbandono
dell’oggetto stesso in fondo ad un armadio o ad un ripostiglio, magari
dopo l’affermazione di rito “è proprio quello che mi serviva” di fronte
al dodicesimo paio di mutande rosse firmate...
Vorrei però lasciare anche una riflessione ciclo-storico-filosofica.
Ai tempi del primo Natale, i primi ad accorgersi che era successo
qualcosa di strano furono i pastori: non a caso nei presepi sono i
personaggi che si incontrano più di frequente, insieme alle pecorelle.
I pastori, a quei tempi, erano considerati dei poco di buono, con una
considerazione vicina a quella riservata ai malfattori. Non a caso
erano sempre fuori dalle città.
Ecco, per gioco, mi piace immaginare che se ci dovesse essere un
avvenimento del genere sullo sfondo della mobilità urbana, i “poco di
buono” che se ne accorgerebbero per primi, al posto dei pastori,
sarebbero i soggetti più bistrattati nella mobilità cittadina: pedoni e
ciclisti.
Ed Erode invece chi lo farà? Non saprei. Di sicuro sgommerebbe con un gippone...
A tutti, in ogni caso, auguri...
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