Non mi fa ridere
venerdì 16 dicembre 2011 | di Patrizio Suppa
Sono passato, pochi giorni dopo l'avvenimento, dal luogo dell’incidente mortale al ciclista. Mi sembrava importante farlo, fermarmi un momento e pensare a com’è sottile, a volte, la barriera tra la vita e la morte, forse metafora dell'equilibrio con cui si muove la bicicletta. Qualcuno ha lasciato dei fiori ad un palo, come succede sempre. Il palo, con macabro umorismo, riporta un segnale di pericolo per autocarri in manovra. Intanto, non so cosa si farà per aumentare la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni cittadini.
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