La città dei fatti propri 6
mercoledì 28 dicembre 2011 | di Patrizio Suppa
Tra pochi giorni ci augureremo un buon anno nuovo, ma credo siano in pochi a crederci davvero. Io mi immagino che nel 2012 avremo più o meno gli stessi cialtroni del 2011. Certo, la speranza è l'ultima a morire e quindi possiamo sempre sperare in una sorta di illuminazione celeste in gran parte dei cervelli nazionali. Ieri, passando nella pedonale via Cavour, ho visto uno spettacolo che lascia poco da sperare nel futuro. Un'auto era ferma, in doppia fila proprio accanto all'incrocio, all'altezza del negozio dispensatore di panini con polpetta. Dentro l'auto c'era una coppia intenta a mangiare panini e patate fritte, come fosse la cosa più normale del mondo. Non so se sarà il cambiamento climatico o un meteorite a chiudere la nostra avventura terrestre, ma è possibile che, semplicemente, sia sufficiente spegnere il cervello e andare avanti così, a tutta forza.
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