The shopping must go on
lunedì 21 dicembre 2015 | di Patrizio Suppa
Dalle Alpi alle piramidi, anzi, soltanto fino alla Sicilia: lo smog toglie il fiato a tutta Italia... e se fosse solo questo, basterebbe. Invece, le concentrazioni di polveri che non se ne vogliono andare porteranno ad un incremento delle malattie e altre sciocchezzuole. Lo zelo che alcune autorità toscane hanno messo nel volerci proteggere da qualche pericolosa (ma relativamente rara) malattia, non vedo eccessive preoccupazioni nel proteggere la popolazione intera dagli effluvi inquinanti stagionali (PM10 e PM2,5). Un curioso cavillo burocratico fa sì che, nonostante che pure la centralina nel parco di Boboli (!) segnali pericolosi sforamenti, l'Amministrazione non abbia bisogno di prendere provvedimenti. Certo, lo so che “targhe alterne e blocchi del traffico sono solo palliativi”: quanti assessori e sindaci, in tutti questi anni, hanno ripetuto questa litania, subito seguita da “sono necessari interventi strutturali”? Bene, ma quando arrivano questi interventi? Dopo dieci anni dall'avvio, è funzionante una sola tramvia, le corsie preferenziali latitano, il bike sharing è stato rapito dagli alieni e non c'è troppa enfasi nel bloccare i motori diesel di auto, bus e furgoni... piuttosto, si pensa invece di allontanare dalla città (e quindi dai clienti) il mercato delle verdure di qualche chilometro per far posto allo stadio: furgoni e camion costretti tutti i giorni a fare più strada e più emissioni. Lo shopping natalizio è salvo, ma i miei polmoni hanno chiesto asilo politico.
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