Proviamo a pensarci per un momento.
Riempiamo la lavatrice di biancheria sporca, inseriamo un programma e ce ne andiamo mentre lei fa il suo lavoro. Puntiamo la sveglia per svegliarci presto e prendere un treno e quella, precisa precisa, quando è il momento si fa sentire. Vogliamo controllare l’ingresso di casa e quindi installiamo una telecamera con un cartello che la segnala.
Tutti questi sistemi automatici ci paiono utili, ma osservandoli con mente fredda, che differenza c’è tra una sveglia e un autovelox? La sveglia suona all’ora programmata, mentre l’autovelox segnala il superamento del limite di velocità. Se non rispetti la sveglia rischi di perdere un appuntamento, mentre se non rispetti il limite violi la legge e rischi di uccidere qualcuno, eppure quando compri un biglietto del treno nessuno ti chiede se hai una sveglia autorizzata oppure omologata. Perché la polizia è obbligata a presidiare un autovelox in funzione, mentre nessuno è obbligato a sedersi accanto alla lavatrice ad aspettare che il bucato sia lavato?
I miei sono vaneggiamenti dovuti al caldo agostano o invece le scemenze sono nascoste nella relazione che qualcuno ha con il controllo automatico delle infrazioni potenzialmente pericolose?