Adesso è tutto chiaro


Ci sono problemi concreti e ci sono quelli che li sollevano. A volte è curioso vedere chi è che se ne preoccupa.
Su Repubblica di ieri un articoletto (riassunto di un comunicato stampa di un mese fa: non si butta via nulla) raccontava che secondo il presidente dell’Unem nel 2030, a causa della diffusione di 4 milioni di auto elettriche si consumeranno 5 milioni di tonnellate di carburanti in meno e lo Stato incasserà quindi 3,8 miliardi di meno. La soluzione? Aumentare la tassazione dell’energia elettrica.
Di fronte a questi dati mi sono chiesto: ma che cos’è l’Unem, che non ho mai sentito nominare? L’articolo non diceva una parola. Piccola ricerca ed ecco il risultato: è l’Unione energia per la mobilità, ma da quello che capisco solo di un tipo, idrocarburi: basta vedere l’elenco degli associati. Non a caso fino al 2020 si chiamava Unione petrolifera.
La mobilità elettrica è una sfida per il futuro e se ridurre emissioni, rumori e tumori vi pare poco, mi sembra che ci sia molto da lavorare. Se mancheranno 4, 5 o 10 miliardi di accise (comprese quelle per la guerra di Etiopia), il governo (qualsiasi governo) potrà prendere una iniziativa giusta e proporzionale: modificare gli scaglioni dell’Irpef e far pagare di più chi ha di più. Semplice, equo e costituzionale.
Torna indietro

FIAB Firenze Ciclabile

  • Sede legale: c/o Circolo ARCI Lavoratori Porta al Prato, via delle Porte Nuove 33; 50144 Firenze FI

  • Email: Clicca qui per scriverci

  • Codice fiscale: 94122650487

Iscriviti alla newsletter

Inserisci il tuo indirizzo email:

Privacy

Privacy Policy
Cookie Policy

Visita anche...

FIAB
Rivista BC
Bicitalia
Albergabici

Area riservata

Nome utente

Password