La scorsa settimana l’amministratore delegato di Stellantis è stato ascoltato in Parlamento per spiegare la situazione degli stabilimenti italiani e delle loro prospettive.
Questo è il riassunto sintetico di uno dei punti focali del discorso: le auto elettriche ci costano di più, non le abbiamo volute noi e quindi date incentivi, non per farmele vendere, ma per farle comprare agli italiani. Io non sono un genio della finanza, ma credo che chiunque possa diventare un eccellente manager con una proposta del genere. Non solo: per avere queste grandi trovate, pare che questo signore abbia guadagnato 36,5 milioni di euro nel 2023. Verrebbe da chiedersi il motivo per cui l’assemblea degli azionisti abbia elargito uno stipendio così generoso ad un signore che di fronte ai parlamentari si è lamentato della crisi delle vendite.
Tra l’altro, le auto elettriche si vendono poco, ma la sua casa continua a diminuire le vendite anche con quelle tradizionali, e quindi? C’è sicuramente un momento di incertezza, chiamiamola così, in cui l’acquisto di un’auto è l’ultima delle preoccupazioni, ma cominciano ad arrivare anche timidi segnali che ci dicono come l’auto stia perdendo la sua importanza nella vita delle persone. Il mondo cambia, forse dovrebbe farlo anche una certa industria: gli operai dell’ex Gkn ci stanno provando.