Un’immagine vale mille parole: quante volte abbiamo sentito questa frase? E’ una considerazione molto concreta, ma facciamoci una domanda: certe immagini possono condizionare il nostro modo di considerare la “normalità”?
L’associazione ambientalista inglese Possible, che promuove iniziative di contrasto ai cambiamenti climatici, ha fatto un piccolo
studio su come viene rappresentato l’uso della bicicletta su internet.
Risultato? nella stragrande maggioranza delle immagini ci sono persone bianche, magre, eterosessuali, senza disabilità visibili e famiglie “tradizionali con quasi sempre due figli, in un ambiente naturale, con poche costruzioni, pedoni e praticamente senza mostrare auto.
L’associazione non si nasconde dietro ad un dito: se le immagini di chi usa la bicicletta sono queste, come si può pensare che tanta parte delle persone possano accostarsi a questo veicolo, se sono di colore o sovrappeso, o anche se non abitano in contesti rurali e senza traffico?
La riflessione ha senso: provate a digitare
“famiglia in bici” oppure
“andare in bici” su un motore di ricerca per immagini e guardate il risultato.
Dare un’immagine distorta e, se vogliamo, elitaria della bicicletta non fa bene a nessuno: se vogliamo che le persone lascino l’auto in garage e comincino a pedalare, è necessario cambiare l’immaginario dell’uso della bici e convincere ad usarla (quasi) tutti anche se non è domenica.