La firma preventiva


I comunicati stampa comunali sono una fonte quasi inesauribile di informazioni interessanti o bizzarre: ognuno può valutarle e inquadrarle nelle proprie caselle.
Ho letto con interesse che qualcuno ipotizza la creazione di una pista ciclabile in via Doni, e che è
già partita una raccolta di firme per esprimere la contrarietà all’opera. Credo che per qualcuno le piste ciclabili siano considerate una sciagura, subito dopo la tramvia e il canone della televisione da pagare.
Un segnale inequivocabile del possibile arrivo della ciclabile, ho letto, è l’installazione di nuove rastrelliere nel quartiere. Da vecchio ciclista sento nascere in me il bisogno di rassicurare tutti: non credo proprio che ci siano menti raffinatissime che installano le rastrelliere per poi fare le ciclabili, anzi, credo che non ce ne siano nemmeno di quelle che fanno le ciclabili e poi mettono le rastrelliere. No, nella mia ignoranza credo che ci siano menti che installano rastrelliere e altre che costruiscono le ciclabili, anche se a volte mi pare che queste menti non siano nemmeno in connessione tra loro, o addirittura le une siano sconosciute alle altre.
Continuando la lettura, appaiono imponenti i problemi che causerebbe la ciclabile ipotizzata: viabilità strangolata (in che senso?), aumento dell’inquinamento a causa delle code (come se adesso via Doni fosse come un ameno vialetto del giardino di Boboli), commercio in ginocchio (francamente, a me non verrebbe mai in mente di andare in auto ad acquistare la famosa schiacciata) e, dulcis in fundo, sparizione dei parcheggi (non avendo visto alcun progetto, forse sarebbe più corretto dire che potrebbero essere cancellati alcuni posti auto, che resta sempre un sacrilegio).
Non poteva mancare una velata polemica su via Toselli, che posso immaginare “invivibile” a causa della ciclabile, che anche venerdì ho percorso e trovato piena di ciclisti. Tutto questo mi lascia una domanda, nata dopo aver letto che non bastano due pennellate per terra a risolvere i problemi dei ciclisti: che cosa servirebbe allora, esattamente, per risolvere i problemi dei ciclisti?
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