Ogni tanto mi piace allargare i miei orizzonti ciclistici, così prendo il treno e faccio qualche giro più lontano, compatibilmente con gli orari dei treni che mi portino e riportino in giornata.
Nei giorni scorsi sono stato in Casentino per fare una pedalata e godermi i colori dell’autunno prima dell’arrivo del freddo vero.
Non potendo sapere l’orario di rientro e quindi comprare in anticipo i biglietti, finito il giro alla stazione di Stia, cerco la bigliettatrice per comprarli e tornare ad Arezzo (la linea Arezzo-Stia non è gestita da Trenitalia, quindi occorre acquistare i biglietti a parte): mi trovo davanti una macchinetta che accetta solo monete e che non dà resto. Avrei dovuto spendere 7,10 euro (5,40 per me e 1,70 per la bici), e vorrei sapere chi, in tutta la provincia di Firenze e altrove, ha in tasca 7,10 euro in moneta, spicciolata adeguatamente perché la macchina non dà neanche il resto. In alternativa c’è un lettore per il pagamento col “tap” (che si chiama “pay and go”), ma non so se per limiti della mia intelligenza o della macchinetta non sono riuscito a trovare il modo per comprare un biglietto per me e uno per la bici. In stazione non c’è altro, quindi le uniche altre alternative sono andare nel bar che vende i biglietti (a oltre 500 metri dalla stazione) o affidarsi all’acquisto online, sempre che dopo una giornata il telefono sia ancora carico. In ogni caso, se c’è una bigliettatrice, è bene che questa permetta il pagamento con i più comuni sistemi: monete, banconote e carte, dando il resto se necessario. E’ una richiesta troppo esosa?