Per parafrasare un detto volgare, è facile fare i nuclearisti con le radiazioni degli altri.
Nei giorni scorsi si è
scoperto che un lavoratore di un sito di ricerca nucleare dell’Enea e ormai dismesso, è risultato contaminato da plutonio.
E’ bene dire che questa persona sta bene, che il livello di contaminazione è rimasto sotto i livelli di pericolosità e quindi non dovrebbero esserci pericoli, se non quello della minimizzazione.
Domenica scorsa i due maggiori quotidiani italiani hanno parlato di questo argomento uno alla pagina 29 e l’altro alla 21, come a dire che ci sono cose più importanti ed è meglio non allarmare i lettori.
L’energia nucleare è un affare serio: abbiamo già detto per due volte che non la vogliamo, ma ciclicamente l’idea ritorna a galla. Un esempio di come gestire l’energia atomica è il deposito nazionale di stoccaggio dei rifiuti nucleari: serve a riunire tutti i rifiuti radioattivi sparsi in una ventina di siti italiani, se ne parla da anni, ma nessuno lo vuole.