Nei sempre interessanti comunicati stampa comunali (qualcuno di più, qualcuno di meno…) ho
scoperto con soddisfazione che i vigili urbani di Rifredi hanno sanzionato 11 persone per la guida con il cellulare, e due di questi erano pure neopatentati.
Continua lo stucchevole dibattito sui ridotti consumi di alcol a causa delle restrizioni del nuovo codice della strada, anche se di fatto, a differenza degli stupefacenti, i limiti non sono cambiati, ma il terrore di perdere la patente ha comunque preso il sopravvento, tanto da dover sentire il ministro
dichiarare, devo dire con po’ di preoccupazione, che si può bere come prima.
Se sull’alcol si è scatenato il panico e sugli stupefacenti la rabbia, visto che si può essere puniti anche se gli effetti alteranti sono scomparsi da giorni, sembra che invece l’argomento “cellulare alla guida” sia una sorta di zona franca, per cui si continua a fare (male) come prima.
Ben vengano i controlli: capisco che sia difficile individuare chi usa il telefono alla guida, ma 11 in una settimana sono pochini, visto che se mi fermo un quarto d’ora ad un semaforo, mi capita di vederne almeno uno. Visto che distrazione e velocità sono tra le cause principali degli incidenti stradali, forse sarebbe importante permettere l’uso delle telecamere per riprendere e sanzionare chi usa il telefono mentre guida: è una questione di sicurezza, e a volte il limite tra la vita e la morte è sottilissimo.