C'era la neve
venerdì 17 gennaio 2025 | di Patrizio Suppa
Un interessante articolo del Sole24ore raccontava della scarsità di neve sulle montagne italiane. A spanne, quello che berremo in estate arriverà con lo scioglimento della neve che cadrà questo inverno, quindi poca neve significa veder aumentare il rischio della siccità. Il problema è che rispetto alla media delle riserve nevose degli ultimi anni, attualmente siamo sotto di quasi due terzi, mentre se facciamo un confronto con il solo gennaio 2024 ne manca “soltanto” la metà. In generale, neve o no, il problema resta sempre la scarsa quantità delle precipitazioni: il grosso delle nevicate è previsto tra febbraio e marzo, ma si sa, si tratta di previsioni e non di verità assolute. A margine di questo, un altro articolo parlava della neve artificiale (pudicamente denominata “programmata”): tra l’altro, è usata nel 90% del comprensorio di Sappada e nel 98% delle piste del Dolomiti Superski. Possiamo ancora far finta che non sia necessario avere fretta, ma se non ci fosse quella specie di “parrucchino” bianco sui monti, l’urgenza del contrasto al cambiamento climatico sarebbe drammaticamente evidente a tutti, semplicemente guardando i monti spogli e asciutti.
|