Per aria 6
venerdì 24 gennaio 2025 | di Patrizio Suppa
Non puoi chiedere all'oste se il vino è buono e sperare in una valutazione imparziale, no? Un articoletto di qualche riga spiegava che la più famosa compagnia aerea low-cost non aumenterà i voli per Roma per il Giubileo e che anzi ridurrà da 15 a 14 gli aerei di stanza a Roma. Il motivo? Tariffe aeroportuali troppo care a Roma, con in più il “soffocante” limite dei 65 voli quotidiani a Ciampino, a tutela degli abitanti. Per chiudere, lamentazioni anche sulle tasse aeroportuali imposte dai Comuni, fino a 8 euro a biglietto. Curiosa lamentazione da parte di chi, legittimamente, apprezza il libero mercato e che quando si prevede una maggior richiesta si lamenta dei costi che, diciamocelo, vanno a finire nel costo dei biglietti pagati dai passeggeri. Interessante invece il “soffocante” limite a 65 voli quotidiani a tutela dei residenti per un aeroporto che nel 2023 ha avuto quasi quattro milioni di passeggeri. Mi viene una domanda: perché il Comune dove è presente l'aeroporto di Peretola non mette anch'essi un limite ai sorvoli quotidiani, a tutela dei residenti che risiedono nei paraggi dell'aeroporto? Perché è necessario aspettare la costruzione di un nuovo aeroporto per ridurre i disagi chissà quando, mentre si può agire subito limitando i voli? Visto che a Peretola nel 2023 ci sono stati tre milioni di passeggeri, facendo una proporzione con Ciampino il limite dovrebbe essere a 50 voli quotidiani: restano tanti, ma sicuramente meno dei quasi 65 attuali...
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