In questi giorni c’è stato un interessante dibattito in Consiglio comunale riguardo l’entrata in vigore del famigerato “Scudo verde”, a cui sono seguite polemiche, affermazioni in libertà e così via.
Vorrei provare a rientrare nei fatti, o almeno per quello che ho capito io.
La prima riguarda le auto che saranno bloccate dal provvedimento, euro 0 a benzina e euro 0 e 1 a gasolio. E’ un problema per chi ancora ne ha, ma… è problema da diciotto anni, da quando ne è stato vietato il transito in città. Quindi, per ricapitolare: si protesta per una misura presa molti anni fa, ma… adesso ci saranno i controlli. Se ricordate, è esattamente come per le zone 30 bolognesi: cominciarono in estate con qualche polemicuccia che poi è diventata feroce sei mesi dopo, giusto in concomitanza con l’inizio dei controlli. Che si tratti di autovelox, etilometro, controllo delle targhe e della sosta o pure delle analisi del sangue, viviamo nell’ipocrisia di regole che ignoriamo finché non ci troviamo di fronte una contestazione oggettiva.
Un po’ di ipocrisia la trovo pure nel pedaggio di ingresso in città, che non ci sarà almeno fino al completamento della rete tramviaria (campa cavallo…), e che dovrebbe ricadere sui non residenti a Firenze: ridacchiando mi verrebbe da dire che colpirebbe chi non vota qui, ma, tornando serio, mi chiedo: se questa misura deve servire a migliorare la qualità dell’aria, è logico e coerente inserire pedaggi, blocchi e divieti solo ai non residenti? Polveri, benzene, ossidi di azoto e tutto il resto non si separano in base alla residenza del proprietario dell’auto…
Nessuno nega la difficoltà del momento che potrebbero emergere, ma dall’altra parte non è accettabile che continuiamo ad essere tutti esposti quotidianamente alle sostanze tossiche che buttiamo nell’aria: l’anno scorso avevano
calcolato 200 morti premature nella città metropolitana.