Ma mi faccia il piacere 67


Se non avessi letto il comunicato dell’associazione Guarnieri che la criticava, non mi sarei nemmeno accorto dell’iniziativa dei commercianti fiorentini che ha invitato ad un pranzo “di lavoro” giornalisti, rappresentanti politici, e dell’associazione per mostrare che entro certi limiti il consumo di alcol non fa superare il limite del test alcolemico.
Non mi pare una grande scoperta, considerando che l’istituto superiore di sanità lo ha già mostrato da tempo. Anzi, ad essere precisi, contrariamente alla considerazione finale che “uno o due bicchieri di vino durante un pasto equilibrato non costituiscono un pericolo né tantomeno un reato”, già con una concentrazione di alcol tra 0,1 e 0,2 mg/l (il limite del divieto è 0,5) per lo stesso Istituto ci sono già “Affievolimento della vigilanza, attenzione e controllo. Iniziale riduzione del coordinamento motorio. Iniziale riduzione della visione laterale. Nausea.”. Non sarà un caso se neopatentati e autisti professionisti hanno il limite 0 (zero!), no?
Bizzarra alla fine la dichiarazione del Presidente della Regione sulla presenza nel vino di una sostanza che previene le malattie oncologiche: curiosa affermazione per una sostanza (l’alcol) che è già di suo dichiarata cancerogena. Sarebbe interessante saperne di più...
Sul rapporto tra vino, alcol e salute più che sulle legittime dichiarazioni di politici, ristoratori o vignaioli, credo sia più salutare ascoltare cosa hanno da dire oncologi e nefrologi, mentre sulla sicurezza sarebbe meglio dire che il limite alcolemico più sicuro per la guida è zero.
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