Preferiscono sotto
mercoledì 16 aprile 2025 | di Patrizio Suppa
Ieri l’altro un guasto elettrico ha fermato le tramvie per un paio d’ore. Dopo le polemiche sulla scarsità di bus sostitutivi, troppo pochi secondo gli utenti, sarebbe opportuno che il Comune di Firenze, insieme a quello di Scandicci, verificassero la reale quantità di bus utilizzati e la frequenza del servizio sostitutivo, che non potrà eguagliare quello tramviario, ma almeno provarci sì. Detto questo, sono ripartite altre polemiche sulla tramvia di sinistra, la metropolitana di destra, la congestione generale e tutto il resto. Io non me ne intendo, ma l’utilizzo dell’energia elettrica è soggetto a guasti, che si tratti di tram, metropolitane, ascensori o asciugacapelli. In questi casi, tra il restare bloccati in un tram o in un cunicolo della metropolitana, io non avrei alcun dubbio. Un sistema di trasporto pubblico deve essere calibrato sul servizio che deve dare: la metro ha bisogno di un certo numero di chilometri e di passeggeri, il tram altri, e a suo tempo fu valutato che il tram fosse più adatto e sostenibile per la nostra città. Inutile dire che le due soluzioni hanno costi e tempi di realizzazione molto diversi, e che non possono essere ignorati. Dietro le grandi considerazioni trasportistiche, quello che si legge tra le righe è il solito ritornello: la tramvia toglie spazio alle auto e ai parcheggi, la metropolitana meno
|