mercoledì 27 febbraio 2008

In via Fabroni sono comparsi dei cartelli che annunciano la rimozione delle biciclette parcheggiate sul marciapiede. I cartelli sono stati apposti dalla Polizia Municipale e rappresentano sicuramente un passo avanti, rispetto alla politica di rimozione "a sorpresa" fin qui attuata; il problema è che i ciclisti non sanno dove spostare le loro biciclette.

Ricordiamo, codice della strada alla mano, che la bicicletta è un veicolo, e quindi soggetto alla stessa normativa di divieto di sosta a cui sono sottoposte automobili, moto e camion, tanto per dire... I veicoli non possono sostare sul marciapiede, pena la rimozione ed una contravvenzione doppia rispetto al divieto di sosta "normale".

Nel caso delle biciclette però la normativa sembra abbastanza assurda: nella maggior parte dei casi la bicicletta sul marciapiede non dà alcuna noia; inoltre spesso il marciapiede è il solo posto dove il ciclista può trovare una struttura fissa (un palo o un parapedonale) a cui assicurare il proprio mezzo con un lucchetto. Naturalmente esistono anche le rastrelliere, ma sono sempre strapiene, dal momento che vengono installate in numero insufficiente rispetto alle esigenze, e sono subito prese di assalto da cittadini ansiosi di levare la vecchia bici di cantina (e magari lasciarla ad arrugginire sulla rastrelliera dove occupa un posto che sarebbe utile ad altri).

Infine, lasciare la bicicletta sulla strada, con il cavalletto, è particolarmente pericoloso sia per il rischio di furto (la bicicletta non può essere legata ad alcunché), sia per l'eventualità che la bicicletta rimanga "stritolata" dalle automobili vicine durante la manovra. Inoltre ciò è letteralmente vietato in tutte le ZCS (cioè quasi in tutta la città), perchè i cartelli riservano la sosta ai veicoli "a 3 o 4 ruote".

Sulla argomento, segnaliamo la lettera di una nostra lettrice.


Alla cortese attenzione del
Sindaco del Comune di Firenze Leonardo Domenici
Assessore alla Mobilità Giuseppe Matulli
Assessore all'ambiente Claudio Del Lungo
Responsabile mobilità Ciclistica Carla Guerrini
Presidente del Consiglio di quartiere 5 Stefania Collesei
Comandante dei Vigili Urbani Alessandro Bartolini
Presidente SaS Giancarlo Viccaro


Oggetto: Richiesta installazione nuove rastrelliere bici

Sono una ciclista residente in via Fabroni a Firenze e ormai da 15 anni utilizzo con piacere questo mezzo di trasporto anche per lavoro; stamattina mentre prendevo la bicicletta ho visto due vigili inserire dei bigliettini nei portapacchi delle biciclette:

“ATTENZIONE
SI INFORMA CHE NEI PROSSIMI GIORNI SARANNO RIMOSSI TUTTI I VEICOLI PRESENTI SUI MARCIAPIEDI. SI PREGA PERTANTO DI PARCHEGGIARE NEGLI APPOSITI SPAZI”

Lì per lì mi sono un po' preoccupata, come faccio a parcheggiare negli appositi spazi se non trovo posto? E immediatamente mi sono vista il film, di me che giro in bici, come quando cerco di parcheggiare la macchina, cercando disperatamente un posto regolare, oppure un posto per un parcheggio inventato che non sia d'intralcio, perchè sulle strisce non si parcheggia!
Poi mi sono guardata intorno e ho contato, a vista da dove mi trovavo, 20 biciclette nel raggio di 10 metri intorno a me, legate ai pali della segnaletica stradale e della luce. Ho pensato, forse qualcuno ha segnalato oggetti ingombranti sul marciapiede? Poi mi sono ricordata che è proprio vietato ingombrare il marciapiede.

Ma la bicicletta non è un oggetto, è un mezzo di trasporto e lo stesso vigile mi conferma un “veicolo”, sono montata in bicicletta e ho raggiunto i vigili che, nel frattempo stavano facendo la multa ad una macchina parcheggiata sulle strisce. Ho chiesto quando era prevista la rimozione perchè volevo avvertire un po' di persone che come me usano i pali come antifurto. La vigilessa, molto gentile, mi ha risposto che nel giro di una settimana sarebbero passati gli incaricati della rimozione e che le biciclette vanno legate alle rastrelliere. Ho obbiettato che le rastrelliere sono piene e ho chiesto a chi potevo fare richiesta per farne installare di nuove.
Mi ha risposto: “ Ai vigili e alla SaS, comunque nei prossimi mesi sono previste le installazioni delle nuove rastrelliere, più comode, sicure, ma tengono meno bici”.

Dunque ricapitolando, le bici sono veicoli, ma i posti lungo la sede stradale sono sottodimensionati per l'incremento esponenziale di questo “veicolo”. La vigilessa ha poi sottolineato che, visto che le bici non danno noia (a livello di traffico), hanno deciso di segnalarne la rimozione programmata (tipo retata con soffiata), anche se non erano tenuti a farlo perchè le biciclette non possono stare sul marciapiede.

Ho ringraziato e ho salutato, e poi ho pensato che sono fortunata, alle macchine in divieto di sosta non lasciano su scritto “PER PIACERE SPOSTATE LA MACCHINA PERCHE' STIAMO PER PASSARE A RIMUOVERLA”.

Vista l'illuminata programmazione di nuovi percorsi ciclabili, anche se con itinerari a volte un po' contorti, dell'attuale amministrazione comunale, credo necessaria l'installazione di ingenti quantità di rastrelliere, anche in sostituzione di costosi tratti di piste ciclabili, soprattutto nelle zone a prevalente destinazione residenziale.

Oggi, facendo rientro dal lavoro ho contato, fra via Pagnini, Barbera e Fabroni, 100 bici fuorilegge senza contare quelle che a grappolo sono legate alla rastrelliera fuori dagli appositi spazi.

Se ogni rastrelliera tiene 10 bici, almeno 10 rastrelliere potrebbero far felici un nutrito gruppo di ciclisti, mentre per gli altri non rimane che il bigliettino del vigile, o peggio la rimozione della bici.

Non possedendo un cortile condominiale, né un giardino privato, non potendo ingombrare l'androne del mio palazzo perchè il regolamento condominiale lo vieta, e vivendo al quarto piano, penso che il comune possa prendere in considerazione la mia richiesta, comune fra l'altro a quella di molti altri cittadini.

Nel frattempo.....palo!?   

Firenze 25 febbraio 2008                        Lisa Di Marco (ciclista)


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