mercoledì 30 luglio 2008
Si tratta ovviamente di una ottima notizia, specialmente se poi si passerà anche ai fatti.
La disponibilità di risorse finanziarie è ovviamente un presupposto essenziale perchè si estendano le reti ciclabili e in generale si ampli e si incentivi la mobilità ciclistica.
Certo vanno poi affrontati seriamente vari altri problemi, non nuovi.
In primis la reale volontà degli enti, di solito i Comuni o in alcuni casi le Province, di utilizzare i mezzi per realizzare le piste ciclabili. La cosa non è scontata per la scarsa sensibilità al tema di molti amministratori locali, malati di provincialismo. E soprattutto poco coraggiosi nel superare gli ostacoli che lo status quo spesso frappone alle realizzazioni per la ciclabilità: la redistribuzione di spazio stradale, quasi sempre da sottrarre a sosta e traffico automobilistico per destinarlo alla realizzazione di piste ciclabili.
L'altro problema di fondo è la scarsa competenza o inesperienza di amministratori e tecnici nella realizzazione di piste ciclabili o altre infrastrutture per l'uso delle bici.
Oltre alla diffusa visione "arretrata" che si tratti di strutture per il tempo libero e non per la mobilità (e quindi optional, piccoli lussi, o appannaggio del turismo) troviamo in troppi casi opere mal fatte, che potrebbero far da modello per altre realizzazioni future altrettanto mal progettate o realizzate, fino a vanificarne l'utilizzabilità.
Esempi fra i più classici sono le piste che finiscono agli incroci o prive di attraversamenti ciclabili, la segnaletica errata o illegittima, i tracciati zigzaganti o poco sensati, e chi più ne ha più ne metta.
Forse sarebbe il caso di destinare qualche modesta porzione dei fondi ad una serie di iniziative di formazione dei tecnici ed amministratori locali su come nel resto d'Europa si opera in questo campo.
Come Fiab toscana potremo svolgere un ruolo di stimolo, pressione, monitoraggio per i progetti e di supporto alla individuazione e svolgimento di attività formative per chi dovrà utilizzare i fondi e realizzare le infrastrutture.
All'opera dunque, l'opportunità non va persa!