lunedì 26 agosto 2002
Antonio Dalla Venezia, responsabile FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) per i rapporti con Trenitalia, scrive a Trenitalia:
Sono rimasto molto perplesso sul pochissimo spazio ufficiale concesso alle associazioni per esprimere le prime valutazioni sul nuovo treno per il trasporto regionale. Infatti se le proposte di modifica sono formulate all'interno di un dibattito aperto e partecipato le stesse assumono anche un valore diverso in quanto possono trovare da subito importanti sostenitori, dentro e fuori Trenitalia. In ogni caso a nome della FIAB esprimo un giudizio assolutamente negativo sull'arredo interno del nuovo materiale che pregiudica in maniera forte l'utilizzo dello stesso da parte dei cicloescursionisti. Due, dico due, spazi bici per treno, sono un'offerta ridicola per le migliaia di cicloescursionisti che pedalano ormai per le strade italiane. Un treno nato per le medie distanze non può in alcun modo non tener conto dell'opportunità che lo sviluppo del turismo in bicicletta può riservare anche e soprattutto al trasporto ferroviario, come dimostrano le più avanzate esperienza europee. Se a questo aggiungiamo il fatto che il nuovo Minuetto affiancherà i TAF che a loro volta, nonostante le promosse fatte ormai da parecchi anni dal pur simpatico Ing. Martini, sono altrettanto off-limit per le bici, possiamo tranquillamente affermare che l'attenzione di Trenitalia per questo segmento di mercato è assolutamente trascurabile. Fra pochi anni ci troveremo a viaggiare su centinaia di treni di nuova costruzione privi di qualsiasi opportunità per le bici e dovremmo rimpiangere il materiale media distanza, le ALN 668 e le altre vecchie vetture che qualche tecnico ferroviario lungimirante ha progettato ormai qualche decennio fà. Un passo indietro quindi che vanifica il grande lavoro di promozione del treno+bici che la FIAB stà facendo ormai da anni e che nonostante i buoni rapporti ormai instaurati con Trenitalia non trova interlocutori attenti alle proposte da tempo formulate.