martedì 18 novembre 2008
di Valerio
L'eroe greco ha avuto infinite rappresentazioni letterarie: oltre a quella più conosciuta, omerica, c'è per es. la variante dantesca: invece di tornare ad Itaca egli si avventura oltre le Colonne d'Ercole sfidando il divieto divino e si attira la furia soprannaturale (io ho sempre simpatizzato per questo Ulisse). Poi molti miti dell'anticihità, leggende, testi letterari classici andati perduti, non dimenticando la modernità di Joyce e Adorno.
E che c'entra con la bicicletta? Il punto d'incontro è la Cooperativa Ulisse, a Firenze benemerita in tante cose: nel gestire i residui del noleggio comunale Mille e una bici (salvando 4 punti al pubblico dei 18 originari), e con le sue ciclofficine nelle carceri (adulti e minorenni) a riconvertire le bici deportate dai Vigili e abbandonate alla decomposizione nella depositeria comunale.
Già questo basterebbe per una nota di merito.
Ci fa piacere dunque richiamare l'attenzione sul rinnovato sito:
www.cooperativaUlisse.it
Esso ha un'apposita sezione "Ulisse bike" con utili informazioni sui punti di noleggio bici, le officine di riciclaggio dei velocipedi provenienti dalle depositerie comunali, la vendita delle bici riconvertite etc.
Anche fra le notizie poi la bicicletta ha un certo spazio.
I nostri migliori auguri!
Per la verità gli auguri dovrebbero estendersi anche alle altre attvità, dense di impegno sociale e civile. Mi limito a ricordare che varie volte abbiamo usufruito dellla cucina e dei tavoli del Bar Ulisse a San Salvi: cene sociali, punto di arrivo di cicloescursioni etc. Una delle tradizionali pedalate in anno in agosto organizzate da Firenzeinbici ha tratto il suo titolo "I Pazzi siamo noi" proprio da un gioco di parole con l'arrivo a San Salvi (ex-manicomio). Il doppio senso era col fatto che muoversi in bici a Firenze è spesso anch'essa una scelta da pazzi.
Dunque, anche a baristi, cuochi e personale del Bar Ulisse i nostri auguri. Magari qualche nostro socio o lettore ha voglia di provare, per la pausa pranzo, come si mangia dai "pazzi ulissiani".