lunedì 23 marzo 2009
Elezioni 2009 al Parlamento Europeo
FIAB scrive ai candidati
D'intesa con l'ECF - European Cyclists' Federation, la FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) scrive ai candidati alle prossime elezioni al Parlamento europeo per chiedere di sottoscrivere un documento riguardante una serie di impegni da assumere, in caso di elezione, a favore della mobilità ciclistica. In caso di accettazione, FIAB chiede agli euro-candidati di comunicare all'indirizzo info@fiab-onlus.it la propria adesione e il proprio nominativo.
Di seguito il testo del documento (leggibile anche sul sito FIAB):
LETTERA AI CANDIDATI ALLE ELEZIONI 2009 AL PARLAMENTO EUROPEO
MOBILITA' CICLISTICA: RUOLO CENTRALE NELLA LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI E NELLE POLITICHE DI RISPARMIO ENERGETICO
Egregio Candidato al Parlamento Europeo
Spostarsi in bicicletta fa bene alla salute del pianeta. Nelle città italiane il 40% degli spostamenti abituali è inferiore ai 2 Km e il 10% non supera 1 Km (dati ISFORT). Tali distanze possono senz'altro essere percorse a piedi e in bicicletta contribuendo a migliorare la qualità di vita e dell'ambiente delle nostre città.
La mobilità ciclistica è una modalità di trasporto salutare, veloce, economica, divertente, ambientalmente sostenibile. Contribuisce a risolvere i problemi ecologici ed economici del nostro tempo: cattiva qualità dell'aria, eccessivi livelli di inquinamento acustico, congestione delle aree urbane; emissione di gas climalteranti, dipendenza dal petrolio; aumento dei problemi di salute causati dalla vita sedentaria. Ma è necessaria una politica europea della mobilità ciclistica, al pari delle altre modalità di trasporto.
Considerato che il Parlamento Europeo determina la legislazione degli Stati membri e, quindi, delle politiche locali, la FIAB - Federazione Italiana Amici della Bicicletta onlus
www.fiab-onlus.it (*), d'intesa con l'ECF - European Cyclists' Federazion http://www.ecf.com/3082_1 (**) chiede di sottoscrivere il presente documento e di impegnarsi in caso di elezione a dare attuazione alle seguenti azioni:
1) Gruppo interparlamentare per la mobilità ciclistica: supportare la costituzione di un gruppo di parlamentari di tutti gli schieramenti interessati a discutere ed elaborare iniziative e provvedimenti sul tema, diventandone componente.
2) Reti ciclabili transeuropee nel nuovo TEN-T: inserire il progetto di rete ciclabile europea "EuroVelo", costituita da 12 ciclovie di lunga percorrenza che attraversano l'intero continente europeo per un totale di 66,000 km, nella futura rete di trasporto transeuropea (www.eurovelo.org). A tale modello si ispira, nel nostro Paese, il progetto di rete ciclabile nazionale Bicitalia (www.bicitalia.org).
3) Ciclabilità e sicurezza negli incidenti stradali: fare pressione su Euro NCAP per estendere i test sugli incidenti stradali auto-pedone anche ai ciclisti. Ricerche hanno dimostrato che air bags esterni alle auto possono prevenire incidenti gravi e salvare la vita a molti ciclisti Ulteriori informazioni: http://www.ecf.com/3270_1.
4) Ciclabilità e aria pulita: introdurre norme che regolamentino le emissioni inquinanti da ciclomotori. Ricerche hanno dimostrato che questi veicoli emettono una grande quantità di polveri sottili http://media.fietsersbond.nl/VVF/VVF_2_2008_fijnstof.pdf (in olandese).
5) Ridurre l'IVA per le biciclette: supportare l'adozione della riduzione dell'IVA nella vendita di biciclette e componenti e nelle attività di riparazioni bici. Ulteriori informazioni : http://www.ecf.com/3448_1.
6) Mobilità ciclistica e Libro verde sulla Mobilità urbana: adottare opportune iniziative per vincolare le autorità locali a dotarsi di piani della ciclabilità. Attualmente non esiste nessun politica europea in tale direzione e anche il Libro verde sulla Mobilità urbana è carente.
7) Ufficio europeo della Mobilità ciclistica: creare un ufficio all'interno della Commissione europea preferibilmente nella DG Trasporti-Energia che si occupi di mobilità ciclistica, la cui materia richiede un approccio coerente e coordinato.
8) Statistiche sul trasporto ciclistico: lanciare un progetto di ricerca, raccolta dati ed elaborazioni statistiche sulla ciclabilità in Europa. Questa è la base per una buona politica della mobilità ciclistica.
9) 10% alla mobilità ciclistica: spendere il 10% delle risorse assegnate dall'UE alle opera infrastrutturali, per realizzare interventi a favore della mobilità ciclistica.
10) ObiettivI chiari: prevedere chiari obiettivi per aumentare gli spostamenti in bicicletta e la sicurezza dei ciclisti.
Per ulteriori informazioni sulle posizioni dell'ECF rispetto al Libro verde sulla Mobilità urbana: http://www.ecf.com/3082_1
(*) La FIAB onlus - Federazione Italiana Amici della Bicicletta, nata nel 1989, è una federazione nazionale cui aderiscono circa 110 associazioni locali per un totale di 13.000 iscritti. E' riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente quale associazione nazionale di protezione ambientale e dal Ministero delle Infrastrutture quale organismo di comprovata esperienza nel settore dell'educazione e della sicurezza stradale.
(**) L'European Cyclists' Federation, fondata nel 1983, è una Federazione cui aderiscono organizzazioni nazionali di ciclisti con sede in Europa e in altre parte del mondo, per un totale di 51 organizzazioni nazionali in 36 paesi, in rappresentanza di 500.000 iscritti.