venerdì 27 marzo 2009
(di Valerio)
Da alcuni giorni infuriano le polemiche sulla ZTL notturna che dovrebbe essere riattivata con l'arrivo della bella stagione, come ogni anno.
I motivi per chiudere al traffico il centro fiorentino anche la notte sono molti e difficilmente contrastabili con argomenti seri. Il primo è quello riassunto nel sottotitolo: ai residenti del centro, quelli che hanno resistito all'assedio della commercializzazione, la famigerata "Disneyland del Rinascimento" di cui ha parlato la trasmissione di Rai 3 "Anno Zero", viene il mal di testa. Secondo, banale motivo: e quando i viveur sono entrati in auto in centro dove la parcheggiano? Notoriamente i posti disponibili non sono sufficienti neanche per i residenti, quindi accedere dall'esterno significa parcheggiare nelle zone pedonali, sui marciapiedi, in divieti assoluti, ostruendo tutto il possibile.
Per una volta, deo gratias, ci troviamo a dire "bravo Cioni", che si oppone anche alla buffonata dell'assessore Gori di consentire l'accesso da via Tornabuoni (e per fare che poi? Vedi sopra)
Ma cosa c'è di tanto difficile a lasciare le amate auto nei parcheggi ai margini della ZTL e poi andare a piedi alle notti brave? Solo per fare un esempio da piazza Ghiberti a piazza Duomo si impiegano circa 12 minuti con le proprie gambe (vedi qui). E magari ci si ferma a bere qualcosa, si alza lo sguardo alle meraviglie di Firenze o si fa un sorriso ad una bella ragazza di passaggio.
C'è poi lo scontro su navette e trasporto pubblico notturno: le solite iper-corporazioni bottegaie, uniche a profittare del business notturno (a danno dei residenti), non vogliono saperne di contribuire ai costi del servizio.
E qui si potrebbe avanzare una proposta sconvolgente: anticipare il bike sharing, collocando 4-5 punti di noleggio biciclette ai varchi della ZTL. In attesa che entri in funzione il sistema automatizzato (su cui la Giunta si è rimpallata per quasi due anni) pare fattibile la gestione manuale come attualmente praticata alle stazioni ferroviarie dal residuo di "Milleunabici": probabilmente meno costosa, più affidabile e flessibile dei bus navetta e dei taxi multipli. O è roba da marziani?
Per vedere il terrificante tragitto a piedi dal parcheggio di piazza Ghiberti al Duomo clicca qui
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