martedì 14 aprile 2009
(di Valerio)
Un articolo su la Repubblica del 12 aprile (vedi sotto un estratto) ci fa sapere che il Comando della Polizia Muncipale vuole porre la pietra tombale sul progetto "ZAC", le direttrici ciclabili che dovevano sfruttare le zone pedonali del centro per facilitarne l'attraversamento in bici.
Queste ultime, nel codice, prevedono il transito delle bici al pari dei pedoni (mentre escludono ovviamente quello dei veicoli a motore). Ma pare che il mondo di Palazzo Guadagni giri alla rovescia.
Non sappiamo se quanto riporta il giornalista di Repubblica sia "fedele" alle dichiarazioni del Comando. Una cosa è certa: il transito bidirezionale delle biciclette nelle zone pedonali è esplicitamente previsto dal codice, e la sua realizzazione non viola assolutamente nulla. Assai anomala è anzi la segnaletica attualmente presente, con l'assurdo delle "zone pedonali a senso unico". Roba da far ridere l'Europa intera, non solo i polli del tradizionale modo dire popolare. Se il Comando è in grado di citare quale articolo o norma sostenga la loro bizzarra visione lo citi. Se non lo fa vuol dire che non esiste.
L'acronimo ZAC, zone ad alta ciclabilità, inventato da noi tempo fa per la pubblicazione "Ponti d'oro" (vedi cliccando qui), doveva ricordare che si vuole tagliare il devastante traffico motorizzato in centro. I signori Bartolini e consorti, evidentemente, preferiscono tagliare le possibilità di transito legittimo delle bici con strampalate interpretazioni del codice o ancor più fantasiose considerazioni sulla sicurezza che ricordano vagamente il famoso detto "bambino sbrana pitbull".
Non ci rassegniamo, e ci impegneremo ad ottenere quello che è sensato e che il codice consente. La brutta figura la stanno facendo coloro che testardamente si impuntano a mettere i bastoni fra le ruote ai virtuosi che si muovono in bici.
la Repubblica 12-04-2009
Ma le piste restano un desiderio
Mancano le tratte dalle periferie al centro, denunciano i ciclisti Il progetto delle staffe chiamate "Zac" sembra naufragato: "Sono irrealizzabili"
ERNESTO FERRARA
Piste ciclabili, dove sono gli assi di collegamento tra le periferie invase dalle auto e il centro storico?
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Il progetto di creare due staffe chiamate "Zac", cioè «zone ad alta ciclabilità», in centro destinate ai ciclisti e ai pedoni da percorre in entrambi i sensi di marcia - una da est a ovest tra piazza Beccaria e piazza Goldoni e una nord sud da piazza Libertà al Ponte alle Grazie - doveva esser concluso entro fine 2008 ma ancora non è partito. «Il comandante dei vigili urbani ci ha spiegato che in molti tratti di strade è irrealizzabile», rivela Carla Lucatti, presidente dell´associazione città ciclabile, che da anni pressa l´assessore Del Lungo per ottenere il provvedimento che ora sembra naufragato. Perché? Le cosiddette "Zac" sarebbero dovute passare da alcune strade (vedi Borgo la Croce) pedonali o a senso unico "violando" le regole del codice della strada. Per questo la polizia municipale si è opposta.
(...)
Altri articoli in tema su questo sito:
18/01/2009
sensi unici: ma le bici no?
in tutt'Europa si fa (e in qualche isola felice anche in Italia) ma i burocrati ci mettono i bastoni fra le ruote
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04/12/2008
sensi unici, corsie Ataf ... e le bici?
deroghe infinite, praticamente tutti eccetto ... le bici!
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