sabato 4 gennaio 2003
Da quando sono iniziati i lavori per il sottopasso di piazzale Vittorio Veneto è iniziato il calvario per pedoni e ciclisti, che hanno avuto sempre più difficoltà per raggiungere il parco cittadino dalla parte del centro storico. Da alcuni mesi la situazione è peggiorata: l'unico attraversamento è in mezzo al ponte alla Vittoria, al buio (pericolosissimo di notte) e con le automobili che arrivano a tutta velocità dalla direzione di porta al Prato.
La situazione era già stata deuniciata da tempo ma nulla è stato fatto, nel frattempo sono accaduti diversi incidenti. Nonostante ciò il Comune continua a dire cher va tutto bene. Di ieri un nuovo comunicato del capogruppo dei verdi in Palazzo Vecchio.
«Le rotonde in zone periferiche spesso possono snellire il traffico automobilistico ma in zone centrali della città sono controproducenti se questo snellimento, a quanto pare modesto, si riflette sul danneggiamento definitivo della mobilità ciclabile, pedonale e dei portatori di handicap». Lo ha detto il capogruppo dei Verdi Alessio Papini.
«La rotonda di piazza Gaddi e la situazione dei cantieri di Piazza Vittorio Veneto impediscono di fatto ai pedoni, ai ciclisti e ai portatori di handicap di raggiungere le Cascine dal centro di Firenze - ha ricordato Papini - l'unico attraversamento è appunto quello tristemente noto del Ponte alla Vittoria dove le auto in arrivo da porta a Prato, in assenza di un semaforo, giungono ad alta velocità sul ponte alla Vittoria che di notte è anche scarsamente illuminato. L'altissima pericolosità è evidente ed i gravi incidenti accaduti negli ultimi giorni erano purtroppo facilmente prevedibili: due mesi fa avevamo segnalato questa situazione in una interpellanza e in una lettera alla direzione del traffico».
«Infine - ha aggiunto il capogruppo dei Verdi - sorprendono le dichiarazioni del comandante della polizia municipale Bartolini in merito ad una riduzione degli incidenti grazie alle rotonde. La pericolosità del ponte alla Vittoria è evidente e forse Bartolini si riferisce ad una riduzione di incidentalità automobilistica, come se i pedoni fossero un altro capitolo. L'amministrazione, pertanto, deve subito intervenire».