giovedì 25 settembre 2003
Dovevano ripartire ad inizio ottobre, ma per ora non se ne fa nulla. Parliamo dei blocchi preventivi delle auto non catalizzate e dei diesel più vecchi. Il blocco dei mezzi più inquianti ha lo scopo di limitare le emissioni del PM10, le cosiddette polveri sottili.
Appare dimostrato che, contro il PM10, serve a poco fermare il traffico quando l'inquinamento sale al di sopra di una certa soglia (attualmente deve sforare il livello di attenzione per 5 giorni consecutivi). Occorrono invece provvedimenti che agiscono sul lungo periodo, cercando di diminuire le emissioni medie. Da qui l'idea dei blocchi preventivi.
È evidente che tutti ci augureremmo degli interventi più strutturali: invece di bloccare il traffico con un provvedimento di autorità, meglio cercare di ridurlo incoraggiando la gente a scegliere mezzi alternativi.
I blocchi preventivi si fanno solo con la stagione fredda, perchè d'estate il pm10 non dà grossi problemi. Si doveva ripartire ad ottobre con tre giorni di blocco alla settimana, invece dei due giorni dello scorso inverno. Per ora non se ne fa nulla. Era stato deciso che la politica dei blocchi sarebbe stata decisa a livello regionale, fra un certo numero di Comuni dell'area fiorentina, ed altri comuni che presentano il medesimo problema. Per il momento, però, la regione non ha deciso nulla, perchè non si riesce a trovare un accordo fra i vari comuni, che considerano troppo pesante il blocco preventivo su tre giorni richiesto da Firenze.