giovedì 13 novembre 2003
Il sottopassaggio ferroviario di viale Belfiore è stato raddoppiato con i soldi dell'alta velocità: prima erano disponibili tre corsie e due marciapiedi, uno dei quali consentiva ai ciclisti di passare dalla zona della Fortezza alla pista di viale Belfiore. Da quando sono iniziati i lavori (un anno fa) la pista non esiste più.
In realtà, ancora il Comune non sa bene come organizzare il traffico intorno alla Fortezza: il traffico privato scorrerà nei due sensi in viale Belfiore (dando così un senso al raddoppio del sottopassaggio) oppure sarà come prima, con la rotazione del traffico intorno alla Fortezza?
Fin troppo facile qualsiasi commento sul fatto che si iniziano i lavori senza avere idea di quale assetto finale dare alla circolazione... Non possiamo fare a meno di notare che, per adesso, delle 6 corsie del sottopasso, almeno due sono inutili (3 corsie arrivano dall'ovonda, una da piazzale Caduti dei Lager).Non si potrebbe farci passare una bella pista ciclabile? Se lo domanda anche Alessio Papini (capogruppo dei Verdi a Palazzo vecchio), che sostiene che è urgente ristabilire il collegamento ciclabile fra la fortezza e le Cascine.
«La prossima apertura della rampa Spadolini che collegherà viale Strozzi con via del Romito - ha spiegato Papini - deve avvenire contestualmente alla riapertura della direttrice ciclabile che da viale Lavagnini passa dalla Fortezza a viale Belfiore e da lì al parco delle Cascine».
Secondo il capogruppo dei Verdi «l'interruzione di questa importante pista ciclabile è avvenuta con l'avvio dei lavori della Fortezza e, incredibilmente, senza prevedere percorsi alternative: ciò ha causato gravi disagi e pericoli per i ciclisti».
«Adesso è necessario ristabilire il collegamento, anche con l'uso di un semaforo - ha concluso Papini - è inaccettabile che la circolazione automobilistica e le necessità dei cantieri debbano sempre prevalere sulle necessità dei cittadini che vanno in bici o a piedi».