giovedì 21 aprile 2011
Già da febbraio fino a tutto luglio la pista ciclabile di via Tornabuoni (250 metri) rimarrà chiusa per un intero isolato (150 metri). Motivo? Un ponteggio di pochi metri sul lato opposto, davanti a Palazzo Strozzi.
Restringimento di carreggiata 10 metri, chiusura della ciclabile 150 metri. E perchè mai?
La soluzione è banale:
chiudere la pista ciclabile solo per il breve tratto davanti al ponteggio (circa 10 metri), e non per tutto l'isolato.
La nostra proposta non è neanche stata presa in considerazione da tecnici della Mobilità e Vigili, i quali si sono invece aggrovigliati in cavilli sulle "norme": le larghezze previste dal Decreto Ministeriale n°557 sulle piste ciclabili. Che, purtroppo per loro, hanno letto frettolosamente: esso infatti si riferisce solo a
piste ciclabili di nuova costruzione, mentre quella di via
Tornabuoni è precedente. E non sembra comunque applicabile a restringimenti temporanei.
Il decreto, fra l'altro, non prevede affatto un
obbligo alle nuove larghezze, o altri adeguamenti, lasciando la
situazione immutata per le costruzioni pre-esistenti.
Alcuni anni fa arrivammo con molta fatica ad una prassi
concordata con la Mobilità del Comune per le interruzioni di ciclabili per lavori, ponteggi etc, evidementente dimenticata:
-
la ciclabile va sempre deviata (su percorso alternativo o eventualmente in promiscuo coi pedoni) e non interrotta senza alternative
- nei
rari casi in cui neanche la deviazione in promiscuo è possibile
l'interruzione va fatta per i pochi metri strettamente necessari (si
transita a mano), e non per tutto l'isolato, magari di varie centinaia di
metri
Semplice buon senso ... lo rivogliamo così come prassi generalizzata, e anche in via Tornabuoni, adesso.
Questa foto va conservata: la ciclabile di via Tornabuoni potrebbe presto sparire. Oppure gli dei ci sono benigni e allora verrà protetta dalla sosta selvaggia: un vero thriller!