mercoledì 25 gennaio 2012
Sul quotidiano gratuito "Metro" del 25 gennaio 2012 compare una lettera che commenta l'inziativa dell'assessore alla mobilità milanese di offrire un caffè ai primi 100 ciclisti che si presentavano ad un bar in pazza Beccaria: "bike to work day".
Il lettore la definisce una iniziativa da buontemponi, una carnevalata. Lodevole ed ironica, di segno opposto, la replica del direttore di Metro - vedi il riquadro sotto.
Campagne del genere, per spingere sempre più gente a lasciare l'auto a casa e muoversi quotidianamente in bici, si fanno ormai in tutta Europa: anche con premi simbolici come il caffè, o un abbraccio da una troupe di attori/attrici , estrazioni con piccoli premi, regalini a chi per strada transita in bici etc. Ed inoltre con massicci interventi sulla viabilità, che favoriscono le bici e mettono i bastoni la ruote (simbolici e non solo) agli irriducibili dell'auto.
Palesemente il lettore milanese non ha mai inforcato una bici per andare al lavoro. Gli suggeriamo di provare, per rendersi conto che non arriverà tardi in ufficio (come avviene spesso in auto) e neanche soffrirà il freddo (ma pensa un pò le schiere di ciclisti urbani in Olanda, Gran Bretagna, Germania, Danimarca ...)
Per la verità una lamentela nei confronti della giunta milanese ce l'avremmo anche noi: ci ha "rubato" una iniziativa che noi Fiab ogni anno facciamo in molte città italiane, dal titolo "chi sceglie la bici merita un premio". Distribuiamo cioccolatini e pieghevoli a chi transita in bici in orario di entrata al lavoro o a scuola. Ma regaliamo volentieri l'idea a Pisapia, e lo faremmo con altrettanto piacere ad altri sindaci ed assessori di varia tendenza: per es. al leghista Tosi a Verona, al destrorso Alemanno a Roma o a Renzi (e al suo assessore Mattei) a Firenze.
Li aspettiamo al varco!
Qui in originale, a pag. 17 del quotidiano "Metro"
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