venerdì 1 giugno 2012
Re-inviamo il comunicato pociché, per motivi tecnici, nella versione precedentemente inviata era scomparsa la parola "intralcerebbe"; nel primo virgolettato (senza la quale, la frase non ha senso). Ce ne scusiamo con i sigg. giornalisti.
Più sicurezza per le bici e maggiore attenzione per gli utenti deboli della strada. Questo l'accorato appello che l'associazione FIAB FirenzeInBici rivolge alle autorità comunali. Solo pochi giorni fa una ciclista è stata travolta e gravemente ferita in viale Redi mentre transitava sull'attraversamento ciclabile (che dà ai ciclisti precedenza su tutti i veicoli, così come i pedoni sulle strisce pedonali). E questo è solo l'ultimo di una serie di incidenti a danno di chi si muove in bici, fra cui ben 3 mortali negli ultimi mesi.
Viale Redi è particolarmente pericoloso per i ciclisti. L'associazione FIAB Firenzeinbici ha ripetutamente proposto ai responsabili della Mobilità del Comune di Firenze di installare un semaforo a chiamata (necessario anche in altri punti). "Niente è stato fatto, non siamo stati neanche degnati di attenzione salvo vaghi cenni al fatto che il semaforo «intralcerebbe» - si indigna Francesco Baroncini, vicepresidente di FIAB FirenzeInBici, che si domanda: - sono proprio necessari gravi incidenti e fatti luttuosi perchè l'Amministrazione comunale, ai livelli politici, dirigenziali e tecnici, si decida a considerare degne di attenzione e rispetto le 30.000 persone che ogni giorno muovono in bici a Firenze, riducendo ingorghi ed inquinamento, troppo spesso arrangiandosi fra infinite difficoltà?"
Conclude Francesco Baroncini che "Se non saranno mantuenuti nella pratica, con effettive realizzazioni, gli impegni assunti a favore della mobilità ciclistica e della sicurezza di chi si sposta in bici, dopo 2 anni e mezzo di negoziati, progetti concordati ma non ancora realizzati, interventi urgenti sempre rinviati, agiremo con tutti i mezzi disponibili per reclamare l'attenzione a cui i ciclisti hanno diritto."