martedì 31 luglio 2012
Qualche buontempone riesce ad uscire su Repubblica e, pare, sul Corriere Fiorentino, con bizzarre affermazioni (vedi qui):
"Il cordolo può essere molto pericoloso per chi lo urta e cade". Si riferisce alla ciclabile di Ponte a S. Trinita, e forse anche a quella di Lungarno Corsini, recentemente protette dal traffico.
Il citato cordolo è in sostanza uno stretto marciapiedino su cui qualcuno, sbadato o pirata della strada, potrebbe sbattere e cadere; vogliamo eliminare i marciapiedi?
E' "brutto" dice il solito buontempone per rincarare la dose. E' in pietra, di nuovo come i marciapiedi, e che ci sarebbe di brutto??
Ci viene un sospetto: chi fa tali strampalate affermazioni non sarà per caso qualcuno di quei pirati della strada, in auto o motorino, che avevano l'abitudine di invadere la corsia ciclabile mettendo a rischio grave (e travolgendo, è successo) i ciclisti che transitavano su di essa?
Ora non lo potranno più fare, peccato per loro; il cordolo serve a questo.
Ed è anche bello, oltre a dare una certa, intima soddisfazione. Ma lo so, sono cattivo.
(VP)
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