sabato 15 settembre 2012

Il sito web della nostra federazione nazionale FIAB si rinnova non solo nell'aspetto ma anche per come è organizzato, per trovare più facilmente ciò che si cerca: uno dei modi per rispondere alle crescenti esigenze di incidere sulla realtà delle nostre città,  bisognose di più bici e meno traffico motorizzato.

Vai a vedere con un click, qui di seguito il comunicato ufficiale:


FIAB RILANCIA SUO SITO INTERNET COMPLETAMENTE RINNOVATO
Stefano Gerosa, vicepresidente e storico webmaster: “Non è solo il nuovo sito internet della FIAB. E’ un vero e proprio portale collegato ad altri nostri siti specialistici, uno strumento di lavoro migliorato, più ordinato e ricco di informazioni, a cui sempre più si connettono ogni giorno operatori pubblici e privati, amministratori, progettisti, mondo della scuola. Ormai uno strumento di lavoro irrinunciabile per gli addetti ai lavori”.

15/09/12 – Da poche ore è online il nuovo sito istituzionale della FIAB, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta, con 25 anni di impegno civile alle spalle, più di 140 associazioni di “ciclo-attivisti” in Italia (si viaggia verso i 20.000 iscritti) sempre più specialisti, pur se volontari professionalizzati, in mobilità ciclistica, reti ciclabili, intermodalità bici e mezzi collettivi.


Stefano Gerosa, vicepresidente FIAB e “padre” del rinnovato sito internet
http://www.fiab-onlus.it , dichiara: “Fiab rilancia il suo sito, completamente rimesso a nuovo, in un momento in cui la sensibilità nel Paese si sta avvicinando a quella dell'Europa. L’innalzamento della soglia di attenzione, anche mediatico, si è espresso in modo massiccio nelle sempre più iniziative che vedono protagoniste le Amministrazioni locali con l’inaugurazione di nuovo percorsi ciclabili urbani o turistici, i movimenti nati spontaneamente, come la campagna #salvaiciclisti, le iniziative cui partecipano decine di migliaia di persone da tutta Italia, come quella di Roma ai Fori Imperiali dello scorso 28 aprile o quelle istituzionali della FIAB, come ‘Bimbimbici’ che da circa 15 anni coinvolge decine di migliaia di famiglie in oltre 250 città italiane”.

La bicicletta in tutta Europa è sempre più parte importante delle soluzioni ai drammatici problemi di congestione del traffico, inquinamento e scarsa sicurezza stradale, in Italia più gravi che altrove.


I ciclisti aumentano nelle città, negli spostamenti di tutti i giorni, e rivendicano sicurezza, attenzione nelle progettazioni delle strade e nella realizzazione di spazi dedicati. Ma chiedono anche maggior tutela giuridica.

Nel frattempo, anche fuori città, viaggiare in bicicletta nei week-end o in vacanza ha dato vita ad una forma di turismo sano, ecologico e, soprattutto, divertente. Un notevole volano di sviluppo economico per chi sa “intercettarlo”. Decine le agenzie specializzate in cicloturismo che solo negli ultimi dieci anni sono nate in tutte le regioni italiane, dal nord al sud indifferentemente e che, nonostante i tempi di crisi, continuano ad andare avanti, perchè il cicloturismo, nonostante l'attuale crisi generale, risulta in Europa, quel segmento di attività che non si ferma, anzi è in crescita.

“Nonostante tutto questo fervore – denuncia Gerosa –  mancano ancora le risposte, istituzionali e concrete, per favorire un crescente e sicuro utilizzo della bici e dare risposte concrete alle esigenze di mobilità sostenibile di adulti e bambini. Latitano in sede parlamentare e ministeriale adeguamenti normativi e documenti di programmazione nazionale, scarseggiano in gran parte delle città italiane sistemi di reti ciclabili locali e intercomunali, zone 30 ed a 'traffico moderato'. I percorsi cicloturistici realizzati, solo in alcune regioni e a 'macchia di leopardo', sono mal segnalati e scollegati tra loro e con i vari nodi di interscambio modale. Assenti una strategia globale, un Servizio nazionale dedicato che lavori ad un "General Master Plan" integrato con gli strumenti di pianificazione nazionale e con le ciclovie transnazionali. Assente una volontà chiara ed inequivocabile a sostenere il trasporto integrato delle bici sui treni regionali e nazionali che ormai nel rest
o d'Europa è una realtà. Assenti da sempre finanziamenti adeguati per programmi ragionati e intelligenti di infrastrutture ciclabili, che avrebbero già da un pezzo contribuito a determinare in Italia quelle ‘smart cities' che oggi si vogliono finanziare ma che, paradossalmente, nemmeno oggi prevedono, nei loro documenti programmatici, la mobilità ciclistica come elemento determinante per avere città intelligenti. Un ritardo culturale imperdonabile tutto italiano!"

Il rinnovato sito si propone, quindi, quale strumento operativo a servizio dell’utenza (ciclisti urbani, cicloturisti, ciclo escursionisti, ciclo-attivisti), delle Autorità e delle istituzioni, ma anche del mondo dell’informazione e della stampa. 

“Il sito inoltre funziona da “ portale” – conclude Gerosa – vale a dire si collega ad altri siti FIAB “specialistici”. Siti dove ognuno può approfondire diverse tematiche: il ciclista urbano visiterà la sezione “Bici in città”, il cicloturista si sposterà su Albergabici, Bicitalia o Biciviaggi, mentre tecnici, amministratori e ciclo-attivisti navigheranno in siti ricchi di documentazione come Fiab Area Tecnica e Fiab Scuola, oppure ad approfondire alcune manifestazioni e campagne della FIAB (Initinere, Bimbimbici, Cicloraduno, Bicistaffetta).



 

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