giovedì 1 novembre 2012
di Massimo Boscherini
Grande rilievo è stato dato sui giornali ai dati appena pubblicati dall'ACI circa i rilevamenti ISTAT sull'incidentalità sulle strade nel 2011. In particolar modo si evidenzia come l'utenza dei ciclisti sia l'unica per la quale non c'è diminuzione degli incidenti, e che nel 2011 ci siano più morti in bici che in motorino.
Tuttavia i dati meritano un'analisi meno superficiale di quella fatta dagli organi di informazione: in particolare dal rapporto ACI-ISTAT emerge come il maggior numero di incidenti in bici sia dovuto all'incremento, questo sì un dato positivo, del numero di persone che usano la bicicletta.
Resta tuttavia drammaticamente evidente come molta strada sia da fare per la protezione degli utenti "deboli" della strada, pedoni e ciclisti, troppo spesso dimenticati dalle amministrazioni locali.
Anche a Firenze, infatti, dopo tre anni e mezzo di giunta Renzi, e nonostante precise promesse fatte a riguardo, nessun intervento significativo è stato fatto per aumentare la vivibilità urbana: tutto tace sul fronte della moderazione del traffico, delle zone 30, dell'intermodalità, e in generale dell'incentiovazione all'uso della mobilità alternativa.