venerdì 24 settembre 2004
Pare che sia imminente l’approvazione del progetto del primo tratto di pista ciclabile: meglio tardi che mai, verrebbe da dire.
La nuova amministrazione sembra intenzionata a far perdere a Scandicci la sua poco invidiabile collocazione fra le città a ciclabilità zero.
Su La Nazione del 22 settembre il neo-assessore alla Mobilità e all’Ambiente Signorini annuncia che porterà in Giunta la pista ciclabile da Casellina (piazza di Vittorio) al palazzo comunale. Si tratta di un progetto fermo da anni, insieme ai fondi destinati alle piste. Un tratto breve ma è previsto, dice Signorini, uno sviluppo in altre parti della città.
Un accenno poi al progetto di ciclabile sulla Greve (che interesserebbe Firenze e Scandicci).
Non risulta che il Comune di Scandicci abbia pensato ad un progetto complessivo di viabilità ciclabile, un Bike-plan che preveda una rete di piste e percorsi ciclabili (strade a basso traffico, interventi di moderazione del traffico …). Il rischio infatti è che si facciano pezzi di piste ciclabili, non collegate fra loro e non finalizzate al collegamento di scuole, servizi pubblici, spazi culturali e sportivi; come è avvenuto a Firenze.
Un altro aspetto essenziale è il collegamento con Firenze. Nel progetto originario della Tramvia Scandicci – Firenze era prevista una pista ciclabile affiancata: poi è sparita.
Il collegamento potrebbe passare da Ponte a Greve per ricongiungersi con la ciclabile che ora termina a S. Bartolo a Cintoia. In tal modo si otterrebbero altri due risultati: collegare Scandicci alle Cascine (da S. Bartolo già tutta ciclabile) e consentire di raggiungere il centro commerciale Coop di Ponte a Greve in bicicletta da Firenze e da Scandicci.