di Massimo Boscherini
L'inizio dell'anno porta con se' speranze per una città più a misura di biciclette e, come tale, delle persone che la abitano.
Queste speranze devono però scontrarsi con una dura realtà fatta di promesse non mantenute e di una visione auto-centrica che caratterizza gli amministratori fiorentini, Renzi e Mattei in testa.
Ad un anno di distanza dalla polemica, sollevata da FirenzeInBici, per la chiusura di tutta la pista ciclabile che corre intorno alla Fortezza da Basso in occasione della fiera Pitti Immagine, e dopo l'incontro con l'assessore al traffico Massimo Mattei durante il quale furono promesse soluzioni alternative per la mobilità ciclistica, siamo alle solite.
Questi sono infatti i cartelli posti lungo tutto il percorso della pista della Fortezza, all'altezza del ponte sul Mugnone,
e in direzione di piazza Caduti dell'Egeo
Il controviale ciclopedonale di viale Strozzi trasformato in strada, la ciclabile in pista per motorini. Le immagini si commentano da sole.
Questo è il tassello finale di una strategia che ha caratterizzato la gestione dell'assessore Mattei, che ha disatteso gli impegni presi da Renzi nel patto per la bicicletta. L'ingiuria suprema è che il nome di questo "brillante" amministratore sia stato proposto come possibile nuovo vicesindaco di Firenze.
La misura è colma, e difficilmente i cittadini che ogni giorno usano la bicicletta per i loro spostamenti quotidiani staranno a guardare.
Ovviamente, se si vuole che la voce dei ciclisti fiorentini abbiano davvero un peso, è anche necessario dare maggiore forza a chi vuole davvero tutelare gli interessi della mobilità sostenibile: associandosi a FirenzeInBici, rinnovando o regalando la tessera (comprensiva, ricordiamolo, di assicurazione RC per danni a terzi). Basta seguire il link.