lunedì 1 luglio 2013
"L’associazione FiglineInBici, sezione di FIAB FirenzeInBici e tutta la FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), si stringono intorno alla famiglia e agli amici di Iulian, il ragazzo di 15 anni deceduto in seguito dell'incidente stradale di sabato 29 giugno che lo ha coinvoltotravolto mentre pedalava in sella alla sua bicicletta per le strade di Figline Valdarno.
Ci uniamo al coro di voci tristi che si leva da tutta la comunità per dire che non si può morire a 15 e soprattutto non si può morire in quel modo. Questa tragedia deve essere un monito per tutta la società, per evitare che si ripetano tragici incidenti come quello di sabato.
Ancora scossi dalla vicenda, ci sentiamo di dire che non vogliamo strumentalizzare l’accaduto, ma vogliamo fermamente richiamare l’attenzione su quello che ogni componente della società, e quindi ognuno di noi, può fare per evitare che la lista dei morti sulle strade continui ad allungarsi.
Chiediamo a tutti: il rispetto dei limiti di velocità sulle strade; la promozione di una cultura a tutela della Mobilità debole (pedoni, ciclisti, disabili, ecc); l’attivazione di campagne di educazione stradale rivolte ai nostri giovani per un uso più consapevole della strada; l’impegno a favore dello sviluppo di percorsi protetti e sicuri per chi si muove a piedi e in bicicletta; un cambiamento culturale e di mentalità per ridurre il traffico veicolare sulle strade e svuotare parzialmente le strade del paese dalle automobili, prima vera fonte di pericolo. Ognuno di noi nel suo piccolo è chiamato a fare qualcosa e noi chiediamo il contributo di tutti.
La FIAB a livello nazionale e FiglineInBici a livello locale, si impegneranno ancora di più per continuare a stimolare costantemente cittadini, amministratori e tutta la società in questa direzione. Lo dobbiamo a Iulian, lo dobbiamo ai nostri figli."
(Foto: Valdarnopost)