venerdì 17 aprile 2015
"Il futuro va in Bici" è il titolo scelto per l'annuale Congresso Nazionale dei delegati FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che Firenze ospiterà nel prossimo fine settimana. Sarà una grande occasione per parlare di Mobilità nuova, raccogliendo le esperienze provenienti da tutte le parti di Italia e confrontarsi sulle tematiche, sempre più di attualità, legate ad uno sviluppo sostenibile della mobilità.
Si inizierà venerdì 17 presso i locali dello sportello ecoequo, in via dell’Agnolo 1/D con un evento aperto a tutti i cittadini: alle 18 presentazione del libro “Sex and the Bici”. A seguire aperitivo e tavola rotonda sul tema: “Riforma del Codice della Strada e legge quadro sulla Mobilità ciclistica“.
Sabato mattina, a partire dalle 8:30, i lavori si sposteranno all’auditorium di Santa Apollonia in via san Gallo 25. Il congresso, dal titolo Il futuro va in Bici, vedrà tra i relatori amministratori e tecnici sia a livello locale che nazionale. L'accesso alla sessione mattutina è aperta a tutti i cittadini. Il programma dettagliato è consultabile sul sito
https://www.firenzeciclabile.it/congressoFIAB . Per condividere contenuti e seguire l'evento sui social media l'hashtag di riferimento sarà #ilfuturovainbici
Marina Brizzi, Presidente di FirenzeInBici - l’associazione locale FIAB che si occupa dell’organizzazione dell’evento - esprime soddisfazione per la scelta di Firenze come sede congressuale. “Si tratta di un riconoscimento importante a livello nazionale di quanto svolto da FirenzeInBici in questi 10 anni di attività. Ospitare il Congresso Nazionale dei delegati FIAB sarà l’occasione, per mettere a confronto le diverse realtà italiane e per elaborare nuove e sempre migliori strategie di lobbying e di consulenza a tutti i livelli istituzionali."
"Oltre ad aver ricevuto il patrocinio di Regione Toscana, ANCI Toscana e Comune di Firenze al tavolo dei lavori - conclude Marina Brizzi - saranno seduti insieme rappresentanti di FIAB, degli enti locali e anche di livello nazionale. Un bell’esempio di dialogo che speriamo porti, nel più breve tempo possibile, a risultati concreti affinché quella che oggi chiamiamo Mobilità nuova divenga nel prossimo futuro l’unica forma di mobilità di cui parlare”.