giovedì 13 aprile 2006
«In soli due giorni abbiamo perduto oltre 50 ciclisti a Firenze grazie alle rimozioni forzate della polizia municipale, che ha portato alla depositeria del Lotto Zero altrettante biciclette funzionanti e in ottimo stato, che non saranno più recuperate dai legittimi proprietari». È questa la denuncia che Leonardo Sgatti, presidente di Legambiente Firenze, e Gianni Lopes Pegna, presidente di FirenzeInBici Onlus, hanno rivolto al Comune e alla campagna "Amo Firenze", commentando le rimozioni di questi ultimi due giorni in via S.Gallo e in piazza della Libertà.
«Le bici rimosse non erano 'relitti' come li chiama l'assessore Cioni - hanno affermato Sgatti e Lopes Pegna - erano mezzi perfettamente funzionanti.
Noi non giustifichiamo l'ingombro di mezzi sui marciapiedi ma la grave insufficienza di apposite rastrelliere costringe i ciclisti, unici portatori di mezzi a impatto 0, a parcheggiare ed allucchettare esasperati le bici a transenne e a ringhiere.
Ed è fondato il sospetto - continuano i due ambientalisti - che la polizia municipale in questi tre mesi di campagna "Amo Firenze" abbia compiuto in realtà una selvaggia e sconsiderata deportazione di oltre 400 biciclette, di cui molte funzionanti, al Lotto Zero, dove nessun proprietario si presenterà mai per il loro recupero, evitando così di pagare 170 euro per la multa e la rimozione». Secondo Legambiente e FirenzeInBici si tratterebbe perciò di centinaia di mezzi e di ciclisti "eliminati" dalla strada in pochi mesi e riconvertiti magari all'uso dell'automobile, contribuendo all'inquinamento atmosferico e all'ingorgo stradale.
«Potremmo ribattezzare la campagna "Amo Firenze" in "Odio la bicicletta" - hanno aggiunto i rappresentanti di Legambiente e di FirenzeInBici - vista la determinazione e la 'ferocia' dimostrata dalla polizia municipale durante le rimozioni: ieri pomeriggio in via S.Gallo angolo via Guelfa abbiamo visto ben 5 vigili impegnati con la Sas a portar via con un camion le 20 bici parcheggiate alle transenne e vicine alle rastrelliere stracolme».
Legambiente e FirenzeInBici si rivolgono perciò all'assessore alla polizia municipale Graziano Cioni: «Vogliamo la sospensione immediata della rimozione delle biciclette finti "relitti" e maggior attenzione a quelli veri compresi marciapiedi usurati, lastrici divelti, cartelli arrugginiti, mezzi realmente abbandonati ecc.ecc - hanno concluso Sgatti e Lopes Pegna - e chiediamo un incontro per trovare soluzioni diverse a questa vera e propria strage di biciclette».