martedì 13 ottobre 2015



ll "contabici" 2015 organizzato da FirenzeInBici si è svolto nella mattinata di martedì 29 settembre.
Di buon mattino i nostri volontari, ai quali va un sentito ringraziamento da parte di tutta l'associazione, si sono dislocati tra le varie postazioni ai principali varchi della ZTL e in alcune  direttrici di collegamento tra Firenze e la piana fiorentina per contare i transiti di ciclisti in entrata ed in uscita dalla città.

Ma cos'è il contabici? Sostanzialmente è un censimento dei ciclisti urbani che attraversano alcuni punti strategici della città nella fascia oraria 7:30-9:30 di un giorno lavorativo. L'iniziativa ha due grandi finalità:
- avere un'idea più precisa di quale sia effettivamente il peso numerico dei ciclisti nella mobilità urbana giornaliera
- monitorare quali sono le principali direttrici usate dalle bici per muoversi in città, all'interno della ZTL e non solo.

Quest'anno i nostri volontari hanno contato un totale di 2507 bici distribuite su dodici postazioni, 10 varchi della ZTL, il ponte all'Indiano e via Perfetti Ricasoli, le immagini qui sotto possono dare un'idea di come questo numero sia distribuito tra le varie postazioni.




Una sintesi dei passaggi totali nelle due immagini qui sopra ed una suddivisa tra bici in entrata e bici in uscita nelle due immagini sottostanti




Grazie a questi dati, confrontati anche con quelli di altre edizioni del contabici svoltesi negli anni addietro, si possono fare alcune importanti considerazioni sull'uso della bici in città come mezzo di trasporto. Considerazioni che si traducono in elementi concreti da sottoporre all'Amministrazione Comunale per la progettazione e la programmazione della mobilità fiorentina dei mesi e degli anni a venire. L'esperienza di tutte le grandi città europee dove la bici è diventata il perno centrale (insieme al trasporto pubblico locale) della mobilità urbana insegna infatti che una strategia vincente per la nuova mobilità non può prescindere dall'analisi delle abitudini e delle esigenze di chi sceglie la bici per spostarsi in città.

In ZTL il nodo principale è sicuramente dato dal massiccio numero di bici che entrano al mattino. I ciclisti hanno bisogno di rastrelliere sicure e distribuite in maniera capillare all'interno del centro storico, il problema della sosta è infatti uno dei maggiori deterrenti all'uso della bicicletta in città.
Inoltre dalla mappa si può notare come alcune strade vengano scelte dalle bici sia come via di accesso al centro sia come via di uscita. Il caso più emblematico è sicuramente borgo la croce. Da tempo FirenzeInBici parla di zone ad alta ciclabilità (alcuni ricorderanno l'acronimo ZAC coniato ormai diversi anni fa...) fondamentali per l'attraversamento del centro storico in maniera rapida, sicura e, dato da non trascurare, realizzabile con interventi poco impegnativi sia dal punto di vista economico che dei tempi di realizzazione. I dati del contabici 2015 confermano questa come una delle priorità negli interventi da programmare rapidamente per migliorare la mobilità ciclistica e quindi la vivibilità del centro storico fiorentino.

Una considerazione a parte merita la stazione di Santa Maria Novella. La principale stazione toscana, che da qualche tempo è dotata anche di un ottimo bicipark da 800 posti, non ha vie d'accesso o di uscita protette o riservate per le biciclette. Data la mole di traffico motorizzato che costantemente affluisce alla stazione e da essa defluisce è di vitale importanza dare una risposta rapida a questo problema. Paradossale ed emblematico è sicuramente il caso di via Panzani: chi dalla stazione vuole andare in direzione del duomo e al tempo stesso vuole rispettare il codice della strada non può percorrere la corsia preferenziale. Non sarebbe la soluzione del problema SMN ma sicuramente consentire il transito alle bici in quella corsia preferenziale costituirebbe un segnale importante della sensibilità al tema da parte dell'Amministrazione Comunale.

Ma il contabici 2015 non è stato solo centro storico. Dalle due postazioni della passerella in riva destra all'altezza del ponte all'Indiano e della via dei Perfetti Ricasoli sono passate in due ore quasi 400 bici. Segnale importante di come la mobilità ciclistica non sia limitata alle zone centrali della città ma interessi anche gli assi portanti della piana fiorentina. Il completamento della direttrice ciclabile che da Rifredi porta a Sesto Fiorentino passando per via delle due case da una parte e la messa in sicurezza degli itinerari che collegano l'Indiano con via Pistoiese e da questa la zona dell'Osmannoro sono due progetti che la città metropolitana di Firenze deve necessariamente realizzare nei prossimi anni.



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Rassegna Stampa:


La Repubblica - Firenze del 2 ottobre 2015




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