sabato 23 settembre 2006
Durante la conferenza stampa in occassione della Giornata Europea Senza Auto, l'assessore Claudio Del Lungo ha presentato le nuove rastrelliere 'Modello Firenze'. I prototipi dei nuovi modelli erano esposti in piazza della Signoria. Le nuove rastrelliere sono come una 'U' rovesciata appoggiata su due binari. Ce ne sono di due tipi: parallele e a lisca di pesce. Ciascun modulo è di due metri e mezzo e due moduli uniti contengono 6 staffe per 12 biciclette.
Attualmente ci sono 17200 biciclette censite in città di cui circa 4000 abbandonate. "Nel 2005 - ha detto Del Lungo.- abbiamo realizzato 1500 nuovi posti per le bici senza contare i parapedonali a protezione dei nuovi alberi che consentono anch'essi di legare le bici. Fra il 2006 e il 2007 aggiungeremo altri 1000 posti più e metteremo altri 400 parapedonali, arrivando così a guadagnare altri 1600 posti complessivi che vanno ad aggiungersi agli attuali 7.500 posti"".
L'associazione FirenzeInBici ha espresso soddisfazione per il nuovo modello di rastrelliera. «La nostra battaglia in favore della rastrelliera ad U rovesciato, ampiamente usata in Europa, ha finalmente trovato un esito positivo - affermano i responsabili dell'associazione - Non vediamo l'ora di vedere installate le nuove rastrelliere, sperando di poter dimenticare la pessima rastrelliera a spirale».
L'assessore Del Lungo ha insistito sull'importanza che la mobilità ciclabile riveste per l'amministrazione ricordando i lavori in fase di ultimazione della pista ciclabile su viale Strozzi e quelli su Lungarno Vespucci (che però viene in parte criticata dall'associazione FirenzeInBici) e annunciando l'inizio dei lavori per la pista ciclabile di via Erbosa a partire da lunedì.
L'assessore Del Lungo ha annunciato che il Comune sta mettendo in piedi un apposito ufficio con una vera e propria struttura e un dirigente che si occuperà solo di bici e viabilità ciclabile. A capo di questo ufficio è stata chiamata l'architetto Carla Guerrini, che sarebbe in questa maniera "spostata" dalla progettazione della mobilità per le grandi opere, di cui si è occupata finora.
L'associazione FirenzeInBici è rimasta sorpresa dall'annuncio: i ciclisti si domandano se questo nuovo ufficio si aggiunge o si sostituisce all'ufficio mobilità elementare che si era occupato finora della mobilità ciclistica. «Comunque sia - osservano dall'associazione - il fatto che ci sia un nuovo ufficio che si occupa di biciclette è una implicita ammissione che le cose non funzionavano troppo bene con il vecchio ufficio.» Lapalissiano.