domenica 3 marzo 2013
22 Febbraio 2013
Le polemiche sollevate per la cancellazione dei posti auto a seguito della nuova pista ciclabile in via di Villamagna, che comunque in parte è stata realizzata sul marciapiede proprio per salvarne alcuni mentre altri possono essere recuperati nelle vie vicine, sono l'ennesima conseguenza di una politica miope che negli anni ha sempre favorito l'occupazione del prezioso e non illimitato spazio stradale da parte di ingombranti mezzi a motore, senza prevedere la realizzazione di una rete di piste ciclabili (e non gli attuali monconi più o meno lunghi) indispensabili per incentivare un sistema di mobilità che ha bisogno di pochissimo spazio (dove sta un'auto entrano 10 biciclette), che fa bene alla salute e alla salvaguardia di una città d'arte unica.
Ora che tutto questo spazio è stato saturato se si vogliono realizzare piste ciclabili dove effettivamente servono o si costruiscono "aeree" oppure sottraendo un po' dello spazio stradale attualmente quasi tutto occupato dai mezzi a motore.
La rete di piste è indispensabile per garantire più sicurezza agli oltre 30.000 cittadini che si muovono in bici (tantissimi altri sarebbero pronti a farlo ma hanno timore), e così facendo scongiurano la paralisi totale del traffico. Con circa 200.000 auto e 200.00 motorini, che stanno strangolando e soffocando la nostra città, le strade si sono trasformate in un'autentica giungla, dove a soccombere sono i più deboli, come i quattro poveri ciclisti morti investiti lo scorso anno.