domenica 29 settembre 2013
Come fare affinché la Firenze più vivibile che ci hanno fatto scoprire i Mondiali di Ciclismo non venga archiviata per tornare al pantano del traffico pre-Mondiali?
I tanti cittadini che - grazie ai Mondiali - hanno riscoperto, spesso anche insieme ai propri bambini, quanto può essere piacevole, veloce, salutare e anche "cool" muoversi in bici a Firenze, tanto che il numero di ciclisti "urbani" presenti sulle strade è forse più che raddoppiato, probabilmente torneranno a muoversi in città come facevano prima dei Mondiali nel momento in cui decadono le restrizioni alla mobilità della scorsa settimana. Più traffico significa infatti più pericolo per chi si muove in bici per le strade, una scelta spesso obbligata visto la carenza di piste ciclabili, il che spesso induce all'adozione di mezzi a motore che sembrano più sicuri.
Per non disperdere il "tesoretto" dei Mondiali di Ciclismo l'Associazione Città Ciclabile torna a chiedere all'Amministrazione Comunale la redazione di un piano per la mobilità sostenibile, con un progetto organico di piste ciclabili che privilegi quelle che servono per la mobilità quotidiana, anche a scapito di restrizioni al traffico a motore, piuttosto che quelle per lo svago nei parchi, con un piano per le rastrelliere per collocarle dove effettivamente servono e con la diffusione delle Zone a velocità 30 Km/h dotate di dissuasori.
In questi giorni tanti cittadini hanno dimostrato che sarebbero pronti a questa scelta epocale.