venerdì 22 dicembre 2017
Oggi è stata approvata la 1° Legge Nazionale sulla mobilità ciclistica: è un momento storico per Fiab e l'Italia. Una legge che sancisce, finalmente, che la bicicletta non è un "gioco per il tempo libero" come la si è sempre considerata, ma un vero mezzo di trasporto al pari degli altri, inserito nelle attività di sviluppo del Ministero dei Trasporti e per il quale sono necessari interventi diversi per una crescita adeguata, come si fa per gli altri mezzi di trasporto.
La normativa prevede Piani regionali della mobilità ciclistica e Biciplan (piani urbani). Un intero articolo (il settimo) è dedicato alle città metropolitane. Sono previsti alcuni ritocchi al codice della strada e, soprattutto, specifici capitoli di finanziamento.
Per saperne di più, c'è un articolo sul sito della FIAB.
Il ministro Del Rio ha annunciato lo stanziamento di 14,6 milioni di euro (che va detto, su tutta Italia, non sono poi così tanti).
Graziano Del Rio
La mobilità ciclistica è una priorità. E ora è legge.
La Cenerentola della mobilità, la #bicicletta, assume pari dignità in città, in periferia e nei percorsi turistici, rispetto agli altri mezzi e guida il cambiamento verso la mobilità dolce e alternativa.
È uno scatto culturale e nella pianificazione delle opere, per il quale il nostro Paese è pronto e di cui dobbiamo ringraziare tutti i Parlamentari che hanno raggiunto questo risultato e con i quali abbiamo collaborato, a partire dal relatore on. Paolo Gandolfi e dal sindaco e presidente Anci, Antonio Decaro primo firmatario insieme a lui.
Quindi continua, con soddisfazione, l'azione per aumentare la ciclabilità, iniziata con le ciclovie nazionali, e la sicurezza dei ciclisti.
Va in questa direzione il decreto firmato oggi da 14,8 mln alle Regioni per 70 percorsi e piste ciclabili in sicurezza. Per avere sempre più ciclisti dobbiamo avere più piste ciclabili e più sicure. #Avanti pedalando!