martedì 19 dicembre 2006
Il consiglio comunale sulla mobilità di ieri si è incentrato soprattutto sul tema della tramvia e della "cura del ferro". Negli interventi si è parlato poco di biciclette, ma sono stati approvati alcuni importanti ordini del giorno che riguardano i ciclisti.
La relazione dell'assessore alla mobilità, il vicesindaco Giuseppe Matulli (Margherita), è stata fondamentalmente incentrata sulla "cura del ferro", con un paio di passaggi dedicati alle piste ciclabili (citato il piano quinquennale delle piste ciclabili), ma senza alcuna novità di rilievo, né impegni in favore della mobilità ciclistica.
Maggiori contenuti, per i ciclisti, nell'intervento dle presidente della commissione ambiente e mobilità Gregorio Malavolti (DS), che sottolinea come sia importante cambiare gli stili di vita. Giudica significativo l'incremento dell'uso della bicicletta, del treno urbano e del car sharing. Cita come elemento positivo la presenza dei ciclisti in piazza, visto come indicatore del fatto che qualcosa sta cambiando. "Chiediamo piccoli interventi sulle piste ciclabili, partendo dal piano per realizzare misure di raccordo che possono essere molto rilevanti per i cittadini che si spostano in bicicletta." Importante il tema della vigilanza, che deve essere non solo sulla sosta, ma anche sui comportamenti pericolosi. La VI commissione chiede maggiori controlli e propone l'approvazione di un OdG specifico. Quattro proposte: (1) dotare la direzione mobilità di un osservatorio sulla mobilità; (2) realizzazione dell'agenzia della miblità dell'area metropolitana, di cui si parla da tanto tempo; (3) richiamo forta al parlamento ed al governo per il TPL e la lotta all'inquinamento; (4) passaggio della sosta a SAS e costituzione di un'azienda unica della mobilità che incorpori anche ATAF.
L'intervento di Mario Razzanelli (UDC) è tutto incentrato sul no allla tramvia «una follia in una città come Firenze».
Altro intervento contrario alla tramvia quello di Giovanni Donzelli (AN), che dedica un passaggio alle piste ciclabili: «Un esponente della sinistra aveva presentato un OdG un anno fa secondo cui tutto doveva essere risolto per le piste ciclabili, invece niente è risolto e i cittadini protestano». Non si capisce a cosa si riferisca.
Luca Pettini (PDCI) sottolinea come la partecipazione dei cittadini sia sempre una cosa positiva, anche quando i toni sono molto critici. Sottolinea che bisogna fare qualcosa di più per le piste ciclabili.
Gianni Varrasi (verdi) elenca le sue priorità: (1) sì ad agenzia metropolitana; (2) consulenti esterni per la tramvia; (3) lodi a del lungo, ma alcuni argomenti delle associazioni dei ciclisti sono giusti anche se i toni sono inutilmente polemici; (4) parcheggi sotterranei; (5) più intermodalità; (6) più aree pedonali.
Ornella De Zordo (UnAltracittà/UnAltroMondo) dice che «tutto il discorso in favore del trasporto pubblico cade davanti a scelte fatte da questa giunta che vanno in altra direzione» (riferendosi al piano della sosta, ad esempio).
I provvedimenti approvati
Numerosi gli ordini del giorno approvati, vediamo cosa prevedono per i ciclisti.
L'ordine del giorno proposto dalla VI commissione prevede l'inserimento nel piano urbano del traffico, tra le altre cose, di quanto segue:
"Le busvie e le piste ciclabili rappresentano, sia nella fase di cantierizzazione attuale, sia nella fase successiva di coesistenza e integrazione del trasporto su ferro e su gomma, uno degli assi portanti del trasporto pubblico e la condizione fondamentale affinché l'affermazione programmatico di spostare quote di mobilità dal mezzo privato al mezzo pubblico passi dall'enunciazione alla messa in atto. A tal fine la progettazione della mobilità si dovrà orientare al seguente schema di priorità, anche nella gerarchia di utilizzo dello spazio pubblico a disposizione:
1. Busvie, sosta per i residenti, piste ciclabili
2. viabilità privata
3. sosta per i non residenti
E poi:
IMPEGNA PERTANTO IL SINDACO E LA GIUNTA
1) a presentare quanto prima il piano della sosta nella versione definitiva, inserendolo nel quadro del piano della mobilità integrata, confermando la previsione di
• [...]
• un piano della sosta ciclabile
• [...]
[...]
7) ad ampliare le zone pedonali esistenti - tutelandole anche con sistemi elettronici di controllo - a partire dall'allargamento, già in fase di cantierizzazione della tramvia, a Via Martelli, Piazza Duomo, Via Cerretani come previsto dal passaggio della tramvia e dalla riorganizzazione della rete ATAF nel centro storico
[...]
9) a portare avanti un complesso coerente di misure che riguardano la ciclopedonalità in città tra cui: - consentire la circolazione bidirezionale delle biciclette in tutte le zone pedonalizzate (come da art. 3 del Codice della Strada) con adeguamento dell'attuale segnaletica e collegare le zone pedonali fra loro tramite attraversamenti ciclabili, brevi tratti ciclopedonali o corsie riservate alle bici (con segnaletica orizzontale e verticale) per creare almeno 3-4 direttrici di attraversamento del centro per i ciclisti
- attenzione rispetto al collegamento ciclabile verso i punti di attrazione della nostra città, a partire dalla progettazione delle tramvie con la realizzazione di piste ciclabili afferenti ai maggiori snodi (capolinea e fermate) della rete
- un piano dettagliato per regolamentare ed ampliare la sosta delle biciclette con l'installazione delle nuove rastrelliere ad U realizzate dalla SAS partendo dai nodi di scambio per i pendolari e verso i grandi attrattori
- lavorare per potenziare l'integrazione/interscambio tra le piste ciclabili, le tramvie ed il trasporto pubblico, con particolare riferimento alla dislocazione delle rastrelliere, la raggiungibilità delle stazioni attraverso le piste ciclabili, la disponibilità presso le stazioni del servizio "Mille ed una Bici"
- procedere alla costruzione di piste ciclabili in sede propria, evitando la promiscuità con i pedoni, almeno laddove il marciapiede non permette una chiara separazione dei due flussi.
- prevedere attraversamenti ciclabili a tutti gli incroci in cui siano presenti piste ciclabili
- favorire la realizzazione di progetti innovativi di trasporto con velocipedi
- prevedere un servizio di identificazione mediante punzonatura delle biciclette coordinato dal Comune, al fine di prevenire i furti e risalire al proprietario del mezzo
[...]
IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA ALTRESI
[...]
2) a continuare ad adoperarsi affinché si realizzi un'Agenzia della Mobilità dell'area fiorentina con funzione di coordinamento ed elaborazione delle strategie e delle azioni in merito al TPL, al trasporto su ferro, alla viabilità privata ed elementare
[...]