giovedì 25 febbraio 2021
Sono una trentina le
sigle del Coordinamento Associazioni e Movimenti Cicloattivisti e
Ambientalisti (tra cui FIAB-Federazione
Italiana Ambiente e Bicicletta) firmatarie della lettera inviata oggi al Governo Draghi
- testo integrale in allegato - per chiedere
interventi e politiche a favore della ciclabilità, a partire dalla
destinazione di una quota importante del Recovery Fund e dalla riorganizzazione
della governance per la ciclabilità in Italia con
un attivo coordinamento tra i Ministeri coinvolti e con l’istituzione della
figura del Bike Manager nazionale.
“La forza della
bicicletta è enorme e muoversi sulle due ruote è un valore che fa bene alle
persone, alle città, all’economia e all’ambiente, tanto che la transizione ecologica non può essere disgiunta dallo sviluppo di una mobilità
sostenibile, di cui la bici è protagonista”, si legge nel testo della lettera.
Pur apprezzando le
intenzioni positive manifestate dal Governo in tema di mobilità e ambiente, le
associazioni sottolineano all’unanimità l’urgenza di una nuova politica nazionale a favore della ciclabilità, in cui lo
Stato si assuma in pieno il compito di guidare il cambiamento, come indicato
nella legge 2/2018 che prevede anche la definizione del Piano Generale della
Mobilità Ciclistica a cura del Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad oggi ancora
non disponibile.
L’azione dello Stato è
fondamentale, si legge ancora della lettera, per aiutare comuni e regioni nel
cambiare la mobilità urbana e per sviluppare il turismo sostenibile a favore
delle aree interne.
Sono cinque, in
sintesi, le proposte avanzate dal Coordinamento Associazioni e Movimenti
Cicloattivisti e Ambientalisti, affinché
il Governo proceda attraverso l’individuazione delle migliori competenze a:
1.
Istituire una Direzione per la mobilità ciclistica all'interno
del Dipartimento trasporti.
2.
Attribuire a un
Sottosegretario con competenze e sensibilità adeguate le
deleghe per la ciclabilità, mobilità
attiva e micromobilità elettrica in combinazione con quelle relative al Codice
della Strada e alla sicurezza stradale.
3.
Confermare nella Segreteria tecnica del Ministro una persona
dedicata alla ciclabilità e alla micromobilità elettrica con il compito di tenere il raccordo con le associazioni e tra
queste e le varie direzioni del MIT.
4.
Individuare la nuova figura del "Bike Manager" all'interno della struttura tecnica di missione, con l'obiettivo
di sovrintendere all'attuazione della legge 2/2018 e più in generale verificare
l'attuazione degli obiettivi del Ministro in questo settore.
5.
Recuperare e completare il lavoro, ora sospeso, sul regolamento del Codice della
Strada per la moderazione del traffico.
In allegato il testo integrale
della lettera inviata al Governo in data 25 febbraio 2021
dal Coordinamento Associazioni e Movimenti
Cicloattivisti e Ambientalisti:
Alleanza
Mobilità Dolce - Bike4city A.p.s. - Bikeitalia.it - Bike to school - Ciclostile
– Ciclofficina popolare del Centro Sociale Bruno di Trento - Cittadini per
l’aria Onlus - Comitato Torino Respira - Consulta Cittadina Sicurezza Stradale,
Mobilità Dolce e Sostenibilità Roma Capitale - Consulta Comunale della
Bicicletta di Bologna - Consulta della Mobilità Ciclistica e della Moderazione
del Traffico della città di Torino - Ecoborgo Campidoglio Torino - FIAB Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta -
Fridays For Future Milano - Fridays For Future Como - Famiglie senz’auto -
Fondazione Michele Scarponi Onlus - Genitori Antismog - Greenpeace Italia -
Associazione hub.MAT Olbia - Italian Cycling Embassy - Legambici Legambiente
per la mobilità attiva e la ciclabilità APS - Legambiente Onlus - Massa
Marmocchi In bici a scuola Milano - Milano Bicycle Coalition ASD - Napoli
Pedala - Kyoto Club - Rete Vivinstrada Associazioni per la cultura e
prevenzione stradale - Salvaiciclisti Roma A.p.s. - Salvaiciclisti Bologna A.p.s.
IL
TESTO DELLA LETTERA PUO’ ESSERE SCARICATO ANCHE QUI