martedì 27 febbraio 2007
Finalmente sono arrivate in centro una certa quantità delle nuove rastrelliere, quelle ad U rovesciata denominate dagli uffici comunali "modello Firenze". In via Ghibellina sono stati installati più di 50 posti bici (ogni archetto tiene due biciclette). Il modello di rastrelliera è quello che l'associazione FirenzeInBici aveva richiesto, che consente di assicurare alla rastrelliera il telaio della bicicletta, invece della ruota.
Ma le nuove rastrelliere non sono certo sufficienti a risolvere i problemi di sosta del centro storico. I ciclisti non sanno dove parceggiare i propri mezzi, li lasciano spesso dove non potrebbbero: codice della strada alla mano, è sufficiente legare la bici ad un palo sul marciapiede per essere in divieto, anche se la bicicletta non dà alcun fastidio.
La situazione è diventata insostenibile, al punto che è stato presentato in consiglio comunale un ordine del giorno a firma di Ornella De Zordo, capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo, e di Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista. Le due consigliere chiedono la sospensione immediata della rimozione delle biciclette 'non relitti' e 'non abbandonate' da parte della polizia municipale, in attesa dell'installazione di un numero consistente di rastrelliere nelle strade del centro storico e di un piano della sosta bici.
«Sono ancora frequenti e ricorrenti le rimozioni forzate di centinaia biciclette nel centro storico specialmente nell'area di piazza Stazione, da parte della polizia municipale - si legge nel documento -le bici rimosse non sono 'relitti' e neppure veicoli 'abbandonati' ma sono spesso mezzi perfettamente funzionanti e parcheggiati e allucchettati a transenne e a ringhiere lungo i marciapiedi, in assenza e in mancanza di apposite e sufficienti rastrelliere».
Le due capogruppo spiegano che «il recupero e ritiro delle biciclette rimosse presso la Depositeria Comunale del Lotto Zero comportano spese dei privati fino a 170 euro e spesso superiori al valore stesso degli stessi velocipedi con inevitabile non ritiro da parte dei legittimi proprietari».
«Con la rimozione si attua l'oggettiva 'eliminazione' di centinaia di mezzi e di ciclisti dalla strada riconvertiti magari all'uso dell'automobile - si sottolinea nell'ordine del giorno - contribuendo all'inquinamento atmosferico e all'ingorgo stradale. Nel marzo scorso è stata disposta la rimozione delle rastrelliere da via Alamanni per l'allargamento del cantiere della tramvia nei pressi della Stazione S.M.Novella, con la conseguenza di continue rimozioni delle bici allucchettate alle transenne, che hanno sostutito le rastrelliere - hanno concluso Ornella De Zordo e Anna Nocentini - si devono collocare nuove rastrelliere temporanee nei pressi della Stazione Santa Maria Novella, lato via Alamanni, in attesa di un effettivo allargamento dei cantieri della tramvia con l'occupazione dello spazio occupato dalle precedenti rastrelliere».